mercoledì 4 febbraio 2009

Il primo trimestre -- ma chi me l'ha fatto fare?

io pensavo che tutte le leggende su nausee e svenimenti fossero delle invenzioni delle campagne pro-condom. ero proprio tranquilla su questa cosa. avevo questa idea romantica del vomito mattutino che anche quando c'è, c'è per un momento. poi passa, e per tutta la giornata neanche il minimo ricordo, solo tanti sorrisi pregni di felicità gentilmente offerta dalla serotonina in circolo.

macché.

la verità è un'altra. una buona maggioranza di donne è afflitta da nausee, chiamate "mattutine", ma in pratica perfettamente spalmate a coprire le 24 ore canoniche giornaliere.

ti svegli la mattina (se hai dormito durante la notte) e il latte puzza. il caffè non può neanche essere messo su, il marito poveretto se lo deve andare a prendere al bar.

probabilmente se è inverno e fuori le temperature sono sotto lo zero (quest'anno a new york si è verificato l'inverno più freddo degli ultimi non so quanti anni, ma tanti, con prima nevicata record il 30 ottobre) durante la notte le finestre sono state chiuse e non si son potute arieggiare la cucina e la sala, che poi sono compresse negli stessi 20 mq. ciò significa che prima ancora della puzza del latte sarai travolta dagli inebrianti odori della cena (anch'essa prontamente arrangiata dal MaritoIndustrioso che non si dà per vinto alla pasta lessata e scolata -- che si supponeva tra le pietanze più inodore -- e s'improvvisa anche cuoco, gongolando del suo estro nel grattuggiare il parmigiano, sciogliere scaglie di burro e aggiungere una spolverata di pepe nero).

e questo è solo l'inizio della giornata.

in seguito ti sembrerà, per quanto le dimensioni resteranno inalterate, che il tuo naso sia mutato in un enorme cavità che conserva, rimescola, suggerisce, ripropone, custodisce. odori, folate, accenni, sfiati. cyrano ti fa un baffo, e non escludere che in tutto questo il tuo naso possa anche cominciare a inventare. e autosuggestionarsi.

fa tutto parte del gioco.



e poi la stanchezza. improvvisamente la wonderwoman che è in te è completamente annientata da una papagna cronica che ti stende. nel vero senso della parola: ti ritrovi alle 8 di sera ad allungare le gambe sul divano e all'improvviso crollare. sonno profondo, senza possibilità di resurrezione. il marito inizia ad esercitare il suo diritto incondizionato sul telecomando, scoprendosi più basketaholic del previsto e tu non hai neanche un appiglio per fargli cambiare canale, del resto sei già in coma.

le giornate trascorrono praticamente così: lente e uguali a se stesse. soffri in questa maniera latente e più o meno sommessa e a parte i picchi di euforia nel comunicare ad amici e parenti la lieta novella, tu non senti assolutamente niente di esaltante.

niente movimenti nella pancia che ti facciano sentire in compagnia, niente allegria a prescindere, niente riscontri tangibili dell'esistenza di un lato b di tutta questa faccenda, che sia appagante o almeno un po' vicino alle aspettative di un'idiota che ha sempre giocato con le bambole con soddisfazione e dedizione.

questo è il primo trimestre.

niente di niente, tranne gli effetti collaterali.

a tratti arriva anche il respiro corto a ricordarti che la strada è lunga e irta di ostacoli.



questa è la verità. almeno per me.

ora finalmente l'ho detto.



l'euforia dura poco, per il resto sei completamente schiacciata da questo malessere. e dal senso di colpa per aver pensato due o tre volte (approssimativamente per difetto):



ma chi me l'ha fatto fare?



poi però arriva dicembre, il MaritoIndustrioso rientra in casa con un piccolo abete da addobbare. con le luci a stelline, le decorazioni colorate e le caramelle. e insieme si pensa a come diverso sarà il prossimo natale. a come tutti i gesti cambieranno e avranno un altro valore, oltre che un altro destinatario. e allora, a tratti, arriva anche qualche spiraglio. e ti ricordi pure perché hai sposato il tuo adorabile FurioInviatoSpecialeDall'AltroMondo (quello dei papà), ché con l'insofferenza al genere umano che hai covato ultimamente non è mica poco.

e poi arrivano pure i nonni: NonnaPapera, altrimenti detta NonnaGobbo (che quando ci colleghiamo su skype fa vedere solo parte della capigliatura, talvolta gli occhi se sei fortunato, e suggerisce anziché parlare nel microfono) e NonnoLupoDiMare. parte della famiglia si riunisce, senti il calore delle cose semplici e arriva un altro spiraglio sull'importanza di quello che stai facendo.
ma lì capisci anche che un'altra delle tue carriere è ormai finita. quella di figlia.
ormai il loro primo pensiero, l'amore più grande, il primo oggetto di attenzioni sarà sempre e per sempre la creatura, il nostro pappalupino.

6 commenti:

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Concordo con te: il primo trimestre non ha niente di esaltante. Mai sofferto di nausea ma ero apatica e per niente giuliva (al contrario di tutte le persone che apprendono la lieta novella). Anch'io - caffeinomane - detestavo l'odore del caffè. Poi tutto cambia, quando lo senti muovere e la pancia cresce davvero.
Riguardo all'ultima frase del tuo post, conocrdo in pieno: i neononni (non tutti) si rimbambiscono anche un po'.

S@R@ ha detto...

Concordooooo
anche se per me poche nause ma un mesetto di riposo forzato....^_^

Anonimo ha detto...

Bellissimo. Quanto è vero! :)
Ci credi che quando nascerà non ci saranno paragoni? A me tutti dicevano che la gravidanza è meravigliosa (ma dove?) e i primi tempi dopo la nascita sono durissimi. Per me è stato il contrario. E ti auguro la stessa cosa!

Anonimo ha detto...

I primi mesi sono i più brutti secondo me!

Anonimo ha detto...

Posso dirti che non ho mai avuto niente, nè una nausea, ne un dolore...insomma nulla. Mi sono sempre sentita fortunata, mi dicevo .."una passeggiata.." errore!!! Ora pago stando a letto a riposo. Cmq ogni gravidanza è a se, cerca solo di essere posivita e poi..abiti a NY..che vuoi di più?
Un bacio

Anonimo ha detto...

MA COME TI CAPISCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io sto finendo la 15 settimana e sto ancora aspettando che finiscano ste maledette nausee.....