martedì 1 giugno 2010

a posto

sorseggio il mio caffè. momo dorme, fuori c'è il sole.
io sono sul divano col mac tra le gambe incrociate.
e mi sento...
a posto.
ecco, era un po' che non provavo questa sensazione.
diciamo un annetto.
ci sono tante cose che ancora devo mandar giù dell'asilo, non ne ho mai diffusamente parlato, forse un giorno ci riuscirò, però devo dire che nella nostra situazione è stata la chiave di volta. la mia vita ha ripreso a funzionare. ho tre ore ogni mattina in cui "staccare". poi non sempre faccio realmente qualcosa per me, ma stacco ed è già molto. e poi riprendo momo e abbiamo ancora un sacco di tempo insieme, ma non so come dire, sembra più organizzato, più... a posto.
mi sembra di vivere un secondo innamoramento. mi sembra di aver trovato nuovi modi di comunicare con lui, mi sembra che ridiamo di più, che giochiamo di più.
non che prima me ne fossi disamorata, ma era come se vedessi solo la fatica della nostra condizione che mi distraeva anche dall'apprezzarne tutte le meraviglie.
e mi dispiace.
però ora è diverso. complice anche il bel tempo, che a me fa un effetto determinante, sento di poter ricominciare a godermi la vita.
che per me non è fare le cose di prima, fare cose da sola per sentirmi giovane e libera, né fare cose ancora più strane per dimostrare e dimostrarmi che non è cambiato niente, ma apprezzare questa nuova fase della mia vita e della nostra vita. imparare cose nuove e farne, di cose, che ci si incastrino bene. perché è cambiato, eccome. è cambiato tutto.
prima leggevo 6/8 libri al mese, mangiavo sushi e frutti di mare almeno una volta a settimana, fumavo moderatamente un tabacco profumatissimo, bevevo con gusto in compagnia. cucinavo tanto, piatti sempre diversi, elaborati e scenografici. impastavo. mi isolavo talvolta in un torpore ozioso in cui fermavo impulsi che mi facevano riflettere o semplicemente commuovere, mi nutrivo di sfumature d'arte che lasciavo fermentare tra le mie dita. andavo al cinema e a vedere mostre. scrivevo tanto, parlavo di più e riuscivo ad esprimere le cose che mi piacevano e perché. avevo un contatto con la realtà quasi effimero, riuscivo a ignorare tanto e tanti. condizione che mi faceva vivere spensierata, alla giornata, attaccata agli attimi, alle persone che sceglievo, ai sentimenti.
ora no.
questo ritratto mi fa capire quanto potente sia stata la deflagrazione della maternità.
eppure, oggi, non posso dire di non amare la mia vita.
quel ritratto sono io, ma nulla tornerà come prima. e non ci tengo a che accada. perché la vita è una, il tempo è limitato e tutto non si può avere, non si può fare.
sicuramente torneranno a sprazzi le cene scenografiche e i libri letti tutti d'un fiato, tornerà il sushi e il cinema, ma tutto il tempo che impiegavo per coltivare me è ormai assorbito da momo, dall'innaffiare la sua anima così pura, assetata di amore, di vita e dal raccogliere i suoi dolci frutti.
e io provo a reinterpretarmi, questo sì.

23 commenti:

Trasparelena ha detto...

Bentornata!
E' bellissimo leggerti così serena!

Giulia e tribù ha detto...

ma come ci riesci?
a far funzionare le parole in questo modo, a farle parlare oltre loro stesse...
bellissimo questo post un pò introspettivo, un pò propositivo, senz'altro pieno di poesia e di un'autenticità che ti ha sempre reso così speciale per me qui nel mondo dei genitori bloggers...
grazie di aver condiviso questi pensieri così veri, così belli.
Ti stringo forte

Giulia

Unknown ha detto...

E' una cosa che capisco, avendola vissuta con First all'inizio della materna

Silvia ha detto...

Caia con questo post hai parlato del nostro passato, del nostro presente e del futuro che ci aspetta in una veste diversa ma non meno bella di prima ...anzi!!!!!

Giulia ha detto...

ecco le parole di una Madre, e la maiuscola ci sta tutta.
che gioia, guarda, leggerti (e poi sì, a Roma c'è il sole, che meraviglia di giornata!)
:)

a proposito di libri: se per qualche strano caso ancora non l'avessi letto ti consiglio Donne che corrono coi lupi, di Clarissa Pinkola Estés. Io l'ho letto, riletto e sottolineato, ed è diventato, da quando sono madre, una fonte inesauribile di luce e saggezza.

Nicky ha detto...

Io penso solo alla fortuna che hai.

Marilde ha detto...

E io ti mando un abbraccio grande grande

Serena ha detto...

Beh, alla fine 3 ore di asilo per permetterti di riprendere un po' le forze non sono così male no? E sono certa che momo si diverte pure ad incontrare altri bimbi. Un abbraccio grandissimo Caia!

Francesca ha detto...

non sono ancora arrivata al "tuo" punto...sono come te, qualche mese fa, completamente presa e affascinata e innamorata e occupata della mia Vi, assorbita, ma so, sento e ora LEGGO che arriverà un distacco...sono contenta di leggere che è possibile trovare un giusto equilibrio, mi fa piacere che tu l'abbia trovato e se posso provare a interpretare anche le mie sensazioni, credo che bisogna arrivare a "volerlo" questo distacco. Non arriva da sè, a meno che non ci siano situazioni particolari.
Siamo noi mamme che a un certo punto dobbiamo arrivare a renderci conto che dobbiamo "mollare la presa" e ritrovare un pò noi stesse ...ma se non c'è la voglia e la consapevolezza, forse, è solo dispiacere e frustrazione. Se ci si arriva ragionando e seguendo i propri stati d'animo, come te, probabilmente è il modo migliore.

Grazie ancora una volta per le tue parole.

LGO ha detto...

Un bellissimo ritratto, lucido e indulgente e tenero insime :-)

Francesca ha detto...

è la prima volta che approdo sul tuo blog e ho letto parole che parlano anche di me, del cambiamento della mia vita, dell'amore per i figli che fa a pugni con la stanchezza così frustrante e opprimente che tante volte si accompagna a loro, e della quale, forse perchè ogni mamma vorrebbe essere una supermamma, tante volte si tace!
penso che ci incontreremo ancora!

MammaMaggie ha detto...

Superbaby ha otto mesi e mi sembra di assaporare la pienezza della vita. Sono soddisfatta, nonostante molti aspetti della mia esistenza (lavoro in primis!) siano ancora in bilico. Non mi ero mai sentita così. E mi piace. Non credo che, da mamme, diventiamo diverse da quello che eravamo. Aggiungiamo qualcosa, ma la base è quella. Siamo noi. Solo che ora ci sono anche loro. Ne vale la pena, no? Baci, a presto.

caia coconi ha detto...

@trasp ho provato a chiederti l'accesso al nuovo blog, ma non mi hai ancora invitato... spero ripassi e leggi.
la mia mail è alezionedimammita@gmail.com

@giulia grazie, mi fai arrossire!

caia coconi ha detto...

@nuvole hai beccato uno dei capisaldi della mia biblioteca e della mia "formazione". adoro quel libro, l'ho regalato molto e continuo a leggerlo e rileggerlo, continua a darmi e insegnarmi.

caia coconi ha detto...

@bemz da un lato avrei voluto che chi mi stava intorno avesse più polso e decidesse per me un pochino prima, per non farmi arrivare al crollo di un mese fa, ma dall'altro, come dici tu, sono arrivata a portare momo al nido quando io sentivo che era il momento, sia per me che per lui. e di questo sono grata al fatto che non avendo impellenze di lavoro non ho dovuto forzare.

@LGO grazie di essere passata!!!

caia coconi ha detto...

@francesca benvenuta!

@mammamaggie ne vale la pena, sì, assolutamente!

Mamma Cattiva ha detto...

Bello guardare in avanti. Lo stai facendo e ne stai godendo. E lo trasferisci a noi con immensa energia. Mi piace.

diana ha detto...

la maternità cambia le priorità, le abitudini e la tua vita ti sembra sia stata scompigliata da un forte vento...anche io un po' ho sofferto e soffro per questa nuova vita, ma grazie al mio doppio uragano ho scoperto quant'è prezioso il tempo!!
forse un commento un po' criptico...spigherò meglio con un post...

M di MS ha detto...

Ciao Caia.
E' proprio così come lo descrivi.
Io al pomeriggio quando vado a prendere i miei due bambini CORRO, letteralmente CORRO pregustandomi i loro baci.
Però sono così serena e disponibile perchè ho avuto un po' di tempo per me stessa, tempo in cui loro non sono stata una delle innumerevoli cose di cui devo occuparmi. Sembra un tabù, invece è la chiave di volta. E loro si divertono di più così, sia la mattina con altri bambini che il pomeriggio con me. Ottimo.

Anonimo ha detto...

che dire Caia, Riddula .. da dove vuoi che ti conosca? ti seguo da tanto e leggo con moltissimo piacere il tuo blog.. ma che dire di queste parole? sei bravissima e intensa.. io credo che dovresti davvero scrivere... per davvero.
Complimenti.. Tra poco partiro' finalmente per NY viaggio in programma da un po' di tempo... sapessi quanto ti ho pensato e penserò là nella metropoli. Un abbraccio anche se tu non mi conosci e a me sembra di consocerti profondamente. Ciao Panagya di alf

Extramamma ha detto...

La maternità è un arricchimento non una privazione e tu l'hai capito e ne stai godendo. Brava (e anche bella ihihihi!)
baci p

Improvvisamente in quattro ha detto...

bellissimo post, Caia, e mi ci ritrovo in pieno.
Quando vivo questi momenti in cui mi sento "a posto" vorrei fermare il tempo, vorrei fotografare l'attimo per poi potermene ricordare quando c'è il momento di down.
Reinterpretarmi. Anch'io ci provo. A me la maternità ha messo tanto in discussione, nel senso positivo del termine.
Un abbraccio!

smurzy ha detto...

ciao! hai fatto rilassare anche me leggendoti!
io al tuo punto ancora nn ci sono arrivata, perchè quando il mio pulcino è andato all'asilo io sono tornata al lavoro e ci sto dalle 8 (quindi esco alle 7.20) alle 16.30 (quindi arrivo, compresa la spesa) alle 17.30! e poi all'asilo pulcino non è potuto più andare perchè alla 4 otite la pediatra ha detto basta! e cosi quando io torno,ASSETATA D'AMORE per lui, lui ha già passato tutta la giornata a giocare con il nonno/a di turno e quasi non mi pensa proprio. qual è la soluzione amiche mie?