venerdì 6 marzo 2009

Di carrozzine, passeggini e ruote che girano


durante l'attesa questo momento arriva per tutte.

che sia un prestito, un acquisto o un regalo a scatola chiusa, arriva per tutte le aspiranti mamme il momento di trovarsi di fronte al passeggino. che ho scoperto avere ormai nomi spaziali e avvenieristici tipo navicella e ovetto, il tutto supportato da telaio.
non è che io sia poi così matusa, ho anche fatto per anni la baby sitter, ma ero rimasta romanticamente legata all'elegante carrozzina di squisito design anni 50 e al pratico aggeggio da trasporto apri e chiudi che va bene da quando il pupo sta dritto a quando non gli peserà più il culetto e andrà per il mondo sulle sue gambe.
ma a parte linguistica e design, la cosa sconvolgente è che oggi l'offerta di StruttureDaTrasportoPerInfanti è talmente ampia da ubriacarti. non solo. ho capito che ci deve essere qualcosa sotto, interessi economici chiaramente, per cui la SDTPI perfetta non esiste in commercio.
anche se uno fosse disposto a spendere un cifrone non esiste nessun modello che incarni tutte le virtù che questo elemento indispensabile nella vita di una famiglia in allargamento dovrebbe avere.

la verità è che la scelta di questo benedetto aggeggio, che chiamare passeggino mi sembra ormai riduttivo, mi ha messo di fronte a quesiti&questioni piuttosto profondi.
ero con NonnaPapera e ZiaPollyArmstrong in giro per vari atelierbimbo per "farmi un'idea". ho iniziato dal primo amore visto al MoMA di ny: lo stokke, che oltre ad avere un design sensazionale e dei colori vitaminici, ha la caratteristica di trasportare il bambino ad un'altezza superiore rispetto agli altri passeggini, tenendolo fuori dalla portata dei tubi di scappamento e più vicino a quella dell'occhio di mamma e del mondo circostante. vado a vederlo, ma scopro che non è per niente agevole nella chiusura e apertura, nonché poco pratico nello smontaggio dell'ovetto dal telaio.
da lì è iniziata la via crucis per cercare queste altre caratteristiche senza perdere:
  • maneggevolezza nella guida
  • ammortizzatori anti sampietrino romano
  • vano inferiore abbastanza capiente
  • reversibilità della seduta
  • possibilità di rendere navicella e ovetto porta enfant o seggiolino da auto
benché abbia conosciuto simpatici addetti ai lavori e neomamme prodighe di consigli non ho ancora scelto il MIO. e dico mio e non suo o nostro perché la questione passeggino/carrozzina ha portato a galla questi benedetti quesiti&questioni riguardanti unicamente me e la mia maternità.
mentre ero lì a spingere passeggini, fingere di trasportare telai e immaginare di attaccare e staccare ovetti, ho iniziato a figurarmi la mia vita fra circa 5 mesi.
io tornerò. dopo questa parentesi newyorkese riprenderò la mia vita in italia, a roma, nella nostra casa al terzo piano. senza ascensore. più un altro piano di gradinata nel cortile.
e diciamocela tutta: non riprenderò proprio per niente la mia vita. comincerò una nuova vita. una vita di mammità. non riprenderò il mio lavoro, non avrò il tempo di inventarmene un altro -- almeno nel subito -- probabilmente le mie giornate, almeno durante i primi mesi saranno un'isterica ricerca di soluzioni ai problemi più banali che una creaturina indifesa e totalmente dipendente da me mi farà sorgere. probabilmente, nella migliore delle ipotesi, le uniche attività quotidiane fuori casa saranno andare a fare la spesa piuttosto che una capatina al parco.
mi sono vista, in questo sogno a occhi aperti, tra le vie del quartiere, gravata da borse di pannolini e buste di broccoletti che non entrano nel vano contenitore preposto del passeggino; mi sono vista a rincorrere mele rotolanti per strada, mentre il passeggino incustodito con bimbo urlante scivola pericolosamente verso l'attraversamento pedonale perché non ho inserito i freni delle ruote; mi sono vista ai piedi della gradinata del cortile a mantenere con un piede l'ovetto mentre cerco di chiudere il telaio inceppato e, riuscendo nell'impresa, a imbracarmi telaio sotto il braccio, borse mia e di pappalupino sulle spalle, busta di broccoletti e mele recuperate nella mano restante e partire alla volta della torre incantata in cima ai cento gradini e lì... rendermi conto di aver viaggiato troppo leggera perchè l'ovetto è rimasto nel cortile.
pensavo a tutto questo con sguardo perso fra gli scaffali di tiralatte elettrici, ascoltando il ronzio delle spiegazioni del commesso sulla funzionalità di una cappottina in tessuto idrorepellente.
avrò diritto o no al MIO PassegginoPerfetto, alleato nel tentativo di sopravvivenza???
...qualcuno mi dica che esista... e mi faccia anche il preventivo, pago in contanti. subito.

6 commenti:

mammafelice ha detto...

Premetto che noi abitiamo al quarto piano senza ascensore, e non ti nascondo che è dura: io da sola quando Dafne era piccola uscivo portandola col marsupio, che ti consiglio vivamente, perchè è stracomodo (quello della baby bjorn costicchia un po', ma è decisamente il migliore, a mio parere).
Adesso che Dafne è diventata troppo grande per il marsupio, ma troppo piccola per camminare autonomamente, mi accontento di uscire dopo le 5, quando torna il suo papino. Purtroppo in altri mod non ci riesco (almeno finchè non mettiamo l'ascensore... a breve!).

Per il resto, io non voglio fare la facilona, ma secondo me la mammità non è così 'pesante', non avere paura! Ti divertirai moltissimissimo e potrai essere sempre te stessa. Potrai anche lavorare, se lo desideri. Certo, cambieranno i tempi, perchè la giornata sarà scandita a blocchi di 3-4 ore, ma vedrai che appena preso il ritmo andrai alla grande.

Argomento passeggino... noi abbiamo preso un trio economico della Prenatal, So Family.
Qui c'è tutta la tiritera su come lo abbiamo scelto: http://www.mammafelice.it/2008/10/25/una-culla-daltri-tempi-ovvero-come-scegliere-il-passeggino/


Un abbraccione!

Anonimo ha detto...

Il passeggino di cui hai segnato il link è davvero così scomodo? Perchè anche qui a Parigi ne vedo parecchi e sono proprio belli.

caia coconi ha detto...

cara mammafelice,
averti ormai tra le pagine della mia quotidianità mi rasserena veramente, grazie!!!
(segue mail)

cara diletta
lo stokke non è che sia scomodo, ma a fronte di un prezzo abbastanza alto ha diversi svantaggi:
apertura e chiusura della struttura più articolata di altri
navicella e ovetto non convertibili in porte enfant o seggiolino auto
spazio sottostante risicato

a me lascia perplessa, seppure sia la prima scelta in fatto di estetica, ma devo anche dire che finora, pur continuando il mio girovagare, non ho trovato quello perfetto...

è veramente difficile la scelta del passeggino, dove aggiusti una cosa ne rovini un'altra... boh

Extramamma ha detto...

Per me dovrai ridurre drasticamente l'acquisto dei broccoletti, così tutto diventa più agevole.
Una volta a me è capitato di non mettere il freno al passeggino e vedere la pupa partire in discesa.
Roba da infarto. Meno male che eravamo in campagna e c'erano poche auto.
P.S. Il passeggino ideale non esiste. Ma poi diventi pratica e ti adatti.
ciao extramamma

Bietolina ha detto...

ho l'ansia da passeggino

Anonimo ha detto...

Ciao, io ho proprio la carrozzina della foto, ma blu e bianca...è bellissima, stupenda non ne vedi altre in giro è larga , la pupa ci sta che è una favola, è da principessa dice mio marito che l'ha fortemente voluta, ma , c'è smepre un ma, sono io che me la porto su egiù al terzo piano, più la mezza rampa all'entrata, perchè l'ascensore è troppo piccolo e ci stanno solo le ruote!!!