sabato 27 febbraio 2010

post di servizio

momo è guarito, grazie al cielo non ci sono particolari strascischi nelle abitudini, anche se di notte tende a svegliarsi un po' di più (ma ho come la sensazione che stia soffrendo un po' il caldo -- temperature alte e termosifoni ugualmente accesi!!!). probabilmente grazie anche alla cura a base di belladonna e camomilla, momo si è molto rasserenato e di giorno sta diventando uno spasso starci insieme. è allegro, sereno e giocherellone. e tanto, tanto tenero.
quindi è confermato: io e momo partiamo. lunedì prendiamo un aereo per andare da NonnaPapera e NonnoLupoDiMare. Ancora mi sembra strano pensare che non troverò mia sorella, ma ZiaPollyArmstrong dall'inizio di quest'anno ha raggiunto ZioCiccillo a milano e così ci siamo definitivamente sparpagliati per lo stivale. se ci penso è davvero triste, ma ovviamente sono convinta che lei sta facendo la cosa giusta, quindi pazienza! presto ci organizzeremo per andare a trovarla!
io e momo staremo via quasi due settimane con sommo riposo del MaritoStachanov, pur già ciondolante dalla nostalgia. io intanto sono un po' in apprensione per il viaggio (leggi gestire momo, valigia, borse, passeggino, eventuali poppate, cambi pannolino, evitando di gufarmi da sola pensando all'eventualità di ritardi, attesa prolungata di bagagli, che pure sono la norma) e poi anche profondamente nostalgica all'idea di tutti questi giorni senza il mio amore. che forse ho perso un po' l'abitudine a chiamare le cose con il loro nome, ma MS, prima di tutto, è il mio amore.
di contro non voglio nascondermi dietro un dito, e ammetto che vedo quei giorni dai nonni come una piccola vacanza per me. e oltre a pensare di meritarmela appieno, sento di averne un tale bisogno, che tutto sarà superabile. anzi, dirò di più: vi sto ponendo così tante ambizioni che forse resterò delusa, perché alla fine sempre che dieci giorni sono.
però voglio principalmente occuparmi di un progetto su cui a pizzichi e bocconi sto cercando di lavorare, poi spero di riuscire a vedere un po' di amiche e di riposarmi.
questo è tutto.
che trasferta sia!

venerdì 26 febbraio 2010

8 mesi -- annotazioni

momo pesa 8 kg e mezzo ed è lungo circa 70 cm.
inizia a muoversi nell spazio, il suo tappetone non è più sufficiente a coprire le sue capriole. dopo tanti tentativi e tanti mmmmuuu di rabbia, riesce finalmente ad arrancare fino ai propri obbiettivi. non gattona in senso stretto, ma tende le gambe come a volersi mettere in piedi, e fa dei saltelli, poi con le braccia fa i passetti in avanti. è diventato veloce e sicuro nel mettersi seduto quando è prono e viceversa. talvolta usa questi movimenti per avvicinarsi agli oggetti che adocchia. quando ha un appoggio più o meno saldo si tira su e resta in piedi finché non si stanca. il suo repertorio di versetti aumenta e i pianti disperati sono sempre meno frequenti. ho la sensazione che stia imparando a riconoscere i propri bisogni e a cercare di esprimerli. non solo, inizia a esprimerli quando ancora non sono emergenze, così da permetterci di intervenire prima della sirena d'allarme. cerca spessissimo il mio sguardo di approvazione, o semplicemente mi cerca per assicurarsi che io ci sia, per il resto ha acquisito tanta autonomia nel gioco. oramai tende a snobbare tutti i suoi giochini, prediligendo tutto ciò che tocchiamo noi, dal pentolame con coperchi, ai libri, le mollette, il bocchettone del phon, il mattarello. ormai tendo a lasciarlo spesso per terra, anche sul pavimento non protetto dai suoi tappeti, ed è contento.
riguardo il cibo siamo a uno stallo. le poppate sono sempre tante. a pranzo e a cena chiede sempre di assaggiare e in linea di massima lo accontentiamo, ma con le pappe ha chiuso.
il suo rapporto con l'acqua resta felice. ormai sta seduto da solo nella vaschetta, senza lo scivolino e si diverte un sacco a inseguire il pesciolino/termometro e a succhiare l'asciugamanino che immergiamo.
in questo mese ha avuto il primo febbrone, ma ha reagito bene, anche se ho l'idea che nei giorni precedenti stesse incubando, per questo era strano e irritabile. dorme ancora circa 3 ore di giorno, ma ancora non ha mai fatto una nottata intera, anzi, adesso dopo le prime 6 ore che in genere riesce a fare filate, tende a svegliarsi a ripetizione o a voler restare nel lettone. per ora lo stiamo accontentando anche per via della febbre, ma mi auguro che presto questa abitudine sparisca.
una cosa molto bella è la sua reazione quando torna il babbo a casa: appena lo vede sbucare da dietro la porta inizia ad agitare le mani e ridere tutto sgangatello. lo riconosce.
è incuriosito dagli altri bambini, sorride e fa versetti, ma credo che ancora non si possa parlare di socializzare. dopo i primi momenti di interazione ognuno gioca nel proprio microcosmo.

volevo lasciare queste annotazioni per ricordare. sono scritte così senza capo né coda.

giovedì 25 febbraio 2010

8 mesi - rinascere insieme

mio piccolo momo
oggi hai otto mesi, amore mio.
mi sembrano così tanti tutti raggomitolati sotto la tua pelle di mandorla fresca. mi sembrano così pochi per sostenerti già in piedi aggrappato ai miei vestiti.
adesso dormi. e il tempo si ferma un attimo per permettermi di osservarti placido, stretto nel tuo pigiamino odoroso di calendula, col tuo rantolino da raffreddore. non so quante volte ti sveglierai, stanotte. non so se avrai bisogno ancora di me, nel buio e tra le ore più ovattate, quelle in cui ti amo con la disperazione di chi non ha la forza di dimostrarlo, quelle in cui non sempre riesco ad ascoltare i tuoi bisogni e vado a tentoni, quelle in cui i tuoi otto mesi scompaiono dietro i tuoi pianti da neonato, e sei di nuovo il mio piccolino coi suoi fitti misteri e la sua sete animale di contatto.
mi insegni ogni giorno chi sei. e nel frattempo lo scopri anche tu. e restiamo tutti e due frastornati ed eccitati, stanchi e frustrati, sorpresi e incuriositi dalle scoperte che facciamo. io continuo a farmi tante domande, tu continui a sfornare risposte. ma la più importante, questo mese, è stata fidati di me. perché quando mi sembra che non ho la forza di fare, dare, tu mi prendi la mano e te la tiri attorno. perché un abbraccio risolve tutto. e se ci siamo persi, una notte, tutti e due, possiamo rinascere insieme, più forti, all'alba.

carpina ha abbracciato il suo mattia!

un messaggio al volo, tra tachipirina e mocci, per condividere con voi questa bella notizia:

carpina è diventata mamma per la seconda volta!

non ho altri dettagli per il momento,
aspettiamo il suo ritorno a casa per averne,

nel frattempo tanti auguri di cuore
e un caldo benvenuto a mattia!

caia&momo

martedì 23 febbraio 2010

notizie dell'ultima ora

mamma caia alle prese con la prima febbre del pupetto.
stanotte poverino si svegliava ogni quarto d'ora (si fa per dire, chi lo guardava l'orologio?) gemendo. non voleva il ciuccio, non voleva il seno, non voleva il biberon, solo stare addosso a me.
il pediatra ci ha prescritto belladonna, pazienza e tachipirina all'occorrenza. attendiamo almeno un giorno per vedere se ci sono altri sintomi...
oggi è arrivata ProntoInterventoNonnaDuracell, ma momo se l'è fatta quasi tutta akkoalato su di me. se non fosse per la temperatura, direi che sta benissimo. tranquillo, dolce, sorridente e coccolone... poverino, stroncato dalla febbre!!!

al momento è nell'ergobaby col babbo rientrato prima. ascoltano musica dixie cuore a cuore e ogni tanto occhieggiano a una mamma che si regge in piedi per miracolo.

lunedì 22 febbraio 2010

punto e a capo

il nostro equilibrio precario è di nuovo rovinosamente precipitato.
da una settimana momo serra le labbra di fronte alle pappe che stava moderatamente accettando. ogni tanto mangia un po' di frutta a metà mettina e qualche cucchiaino di yogurt il pomeriggio, ma ricomincia a fare le sue 7/9 poppate. la cosa non mi angustierebbe più di tanto visto che parallelamente continua con gusto ad assaggiare (quasi) tutto quello che c'è sulla nostra tavola. il problema è che ha iniziato ad avere comportamenti strani notturni. il suo primo risveglio è tra l'1.30 e le 3.00, per mangiare. poi è semisveglio e vuole stare con me, attaccato. si riaddormenta, ma solo se resta vicino a me. ergo alla soglia degli otto mesi, dopo otto mesi, appunto, di miei allattamenti notturni semi vigili, per rimettere il pupo nel suo lettino non appena finito di mangiare, con una determinazione quasi maniacale, mi ritrovo il pupo nel lettone. e non parliamo dei suoi pianti disperati e inconsolabili non appena mi perde dal suo raggio visivo.

il pediatra dice che si tratta di una banalissima regressione, molto comune nei bambini in concomitanza con i salti di crescita. e visto che inizia a gattonicchiare, che probabilmente sti benedetti dentini stanno per uscire e che dai vestiti ho notato che si è allungato, forse è proprio così. quindi non insistere con le pappe, continuare a nutrirlo col mio latte e tenerlo a tavola facendogli spiluccare qualcosa, assecondare queste necessità notturne e ricercare un equilibrio per il giorno tra vicinanza e distacchi (più o meno considerevoli).

ah! il rimedio? portare pazienza.

giovedì 18 febbraio 2010

benvenuto Mr SensoDiColpa

be', prima o poi, in qualche maniera, dovevo tornare.
mi sembra un'eternità dall'ultimo post. ero un po' stufa, non avevo idee. avevo molta più voglia di fare cose, che di arrovellarmici su.
ho fatto mille pensieri. su quello che vorrei della mia vita, su quella che ero e vorrei ancora essere e, vi stupirà, il bilancio ne esce positivo.
giorni fa scambiando mail con una cara amica mi è venuta fuori una metafora
la maternità è come un jeans appena lavato che ti va stretto e ti fa sentire tutti i difetti e le abbondanze nei punti critici. ti mette in discussione, ti fa incazzare, ti fa sentire in colpa per il tramisù di ieri, vorresti solo toglierlo e nasconderlo dentro l'armadio, poi però camminandoci, camminandoci, tutto sommato... tira un po' qua, ammorbidisci un po' là e quasi quasi... mi dona pure...


eppure ultimamente non so per quale motivo mi è ritornata dentro un'ondata di malessere dovuta a un ricordo. un ricordo legato ai primi giorni di vita di momo. in quell'incommentabile ospedale dove sono andata a partorire avevano il nido a orari. il secondo giorno vennero a trovarmi delle persone durante l'orario in cui aprivano quelle ancor più incommentabili vetrine sulla caterva di culle ammucchiate con neonati urlanti, che quando non sai chi sono dici pure che cariiiiini, poi se è tuo figlio che si sta straziando di pianti, che ha il viso viola e la sua voce è l'unica a sentirsi attraverso il vetro, la cosa cambia.
poi ho ripensato a quella prima notte, e anche lì lo stesso sconforto misto a impotenza.
per non parlare del parto. e non parliamone, va'.
ecco, mi ha assalito un senso di colpa terribile. perché lì non sono stata in grando di bussare al nido e prendermi mio figlio? per consolarlo e farlo smettere di piangere? perché non sono riuscita a superare le buone maniere e le regole per la causa più importante della mia vita, ormai: mio figlio? perché quella notte non ho telefonato ogni cinque minuti al nido fino a farli esasperare (niente in confronto a quanto lo ero io) per farmi portare il mio bambino, che doveva attaccarsi a me, ricongiungersi nelle prime ore dopo il parto. e invece magari sarà stato lì in quella culletta di fortuna (perché quella notte mancavano le culle, per giunta) a piangere, sperduto, senza capire dove si trovasse e perché la sua mamma, la sua culla calda, improvvisamente l'avesse scacciato con tanta violenza e inesorabilità.
ecco, io penso a tutto questo e certe volte ancora non riesco a farmene una ragione.
e penso che razza di mamma sono se non sono riuscita a proteggerlo quando era più fragile e vulnerabile?
e forse per questo motivo sto sempre ad arrovellarmi e, anche se di fondo non ho molte alternative, fatico a staccarmi da lui. certo, altrettanto lucidamente so che consapevolizzare questo pensiero mi porta gradualmente a metabolizzarlo.
ma ancora mi brucia tanto.


cara p, che sicuramente passerai da queste parti, purtroppo il senso di colpa ha acchiappato anche me. ma grazie alla condivisione queste cose passano. grazie della tua amicizia!

mercoledì 3 febbraio 2010

Elogio della gradualità

questo post è dedicato alle donne incinte, alle puerpere, a chi dispensa consigli alle donne incinte e a chi li dispensa alle puerpere. e anche a me che me ne sono sentiti tanti, di consigli.
non è un post polemico, ma, come sempre, semplicemente un resoconto delle mie esperienze e dei risultati dei miei tentativi.

ho scoperto anche a proposito di svezzamento nonché all'inizio con l'allattamento, che momo è un bimbo diesel. è veramente curioso, ma alla novità si lascia andare molto lentamente.
questo ovviamente non c'era scritto sul libretto d'istruzioni che mi avevano consegnato alla nascita.
e, all'inizio, per esempio, momo non si attaccava in maniera vorace, anzi, diciamo che non ne aveva proprio intenzione. magari trovava il capezzolo, ciucciava mezzo minuto e poi si addormentava o restava lì accanto a me a respirarmi. e tutti giù a dire: se non si attacca, non si nutre, muore di fame, l'allattamento al seno è compromesso, attaccalo, attaccalo!, attaccaaaloooooooooo!!!!!
grazie alla gradualità di momo e alla mia attesa, che a volte vacillava perché insinuarti che possa
morirti di fame il figlio non è la cosa più banale da ignorare, io non ho avuto ragadi, l'allattamento è stato felice e soft per entrambi e ora che ha sette mesi e mezzo, ciuccia che è una meraviglia, tanto che il peso che ha raggiunto a oggi l'ha preso praticamente soltanto con il mio latte.
quando siamo tornati a casa è subito stato evidente che volesse sempre stare in braccio, che avesse bisogno di contatto fisico. e, ovviamente, mi si diceva: mettilo giù, altrimenti si abitua e poooi vedraaaaaaiiiiii, abitualo alla carrozzina altrimenti quando peserà 9 chili che farai?, non lo tenere in braccio, diventa mammone, lascialo piangere un po', fa i polmoni. inutile sottolineare che io non ho mai dato ascolto a queste idiozie. momo era piccolo, aveva bisogno di me, quando mi sono state dette queste frasi sarebbe potuto essere ancora nella mia pancia (è nato tre settimane prima, ndb), e 'sta fantasia dei polmoni mi urta solo a sentirla. ovviamente ho avuto i miei momonti di stanchezza, non lo nego, ma di pari passo al tenerlo sempre in braccio quando mi cercava, tipo una goccia cinese cercavo di metterlo giù quando era tranquillo. due minuti? ok, domani saranno tre. oggi momo gioca anche un'ora e mezza seduto in uno dei suoi angoli gioco. mammone? quando siamo in giro elargisce sorrisi buffi a tutti, addirittura ieri in metro ha acchiappato il giornale di una signora per attirare la sua attenzione e fargli qualche nghe dei suoi, va in braccio a chiunque io lo porga, mi guarda, vede il mio sorriso e ne rimanda al nuovo amico. gioca con gli altri bambini sui tappetoni degli altri. mammone? bah...
e arriviamo al passeggino. qualcuno già sa dell'odio viscerale che momo ha nutrito fin dall'inizio verso passeggino e ovetto. probabilmente era tutto ricondotto alla sua abitudine a stare attaccato a me anche nei momenti di esplorazione esterna. e mi si diceva: vedi? con quella fascia l'hai viziato, adesso di che ti lamenti?, lascialo piangere, così impara, lascialo piangere, fa i polmoni, poverino, ma lo lasci piangere così?, deve capire che deve stare sul passeggino/ovetto. ho iniziato a uscire con il passeggino e l'ergo baby in borsa, quando iniziava a piangere, facevo qualche tentativo di calmarlo, e poi lo mettevo nell'ergo baby e continuavamo la passeggiata. con l'ovetto era diverso e ho evitato per un po' di prendere la macchina se non per necessità e qualche volta l'ho dovuto tenere nell'ergo baby con la cintura, ma qualche volta, ora che c'è un abitudine consolidata e sono chiari i capricci rispetto alle necessità, l'ho anche lasciato piangere. ma la cosa bella è che ormai la mattina noi stiamo fuori un'ora e mezza/due con il passeggino. io non porto più l'ergo baby e quando piange, spesso è sufficiente cullarlo un po' più energicamente perché vuole addormentarsi. quindi dorme, anche. a pancia in su. tie'!
sull'approccio all'alimentazione complementare ho già detto. e invece mi si diceva: fatti coraggio, i primi cucchiaini glieli devi spingere in bocca, se gli continui a dare il tuo latte, non capirà mai, lascialo piangere, alla pappa successiva mangerà di più. o almeno avrà fatto i polmoni.

insomma, tutto questo per dire, che secondo la mia esperienza, momo ha indubbiamente acquisito delle abitudini legate al mio modo di stare con lui, ma parlare di vizi per bambini così piccoli, mi sembra esagerato. piuttosto capricci, a volte. ma nella maggior parte dei casi, mi sembra si tratti di necessità, che si può scegliere di assecondare o meno, polmoni a parte.

aggiornamento:
anche alla luce dei commenti, volevo dire che io ho un asso nella manica. mio padre, altrimenti detto NonnoLupoDiMare, è un appassionato apneista e ha già mutina e pinnette pronte per quest'estate... ho come la sensazione che momo i polmoni se li farà in ogni caso!!!

un anno di lezioni di mammità

ridendo e scherzando è passato un anno dall'inizio.
forse dovrei dire qualcosa di interessante e celebrativo, ma non mi viene in mente niente.

mi viene in mente di ricordare com'ero un anno fa. pancina finalmente evidente, nella mia casina nel west village di new york, a immaginare il mio pappalupino.
volevo fare un confronto, ma non trovo una foto recente in cui sia da sola. e questo la dice lunga.
direi che con questo i bilanci sono finiti.
adesso dovrei lasciare spazio ai festeggiamenti, ma a dire il vero non mi sono preparata. il forno è freddo e il tempo contato, come sempre al suono dei respiri del mio cucciolo che dorme.

però una cosa la voglio fare, un pensiero esprimerlo. banale, forse, ma sincero.

grazie.
grazie a tutte le energie che hanno nutrito questo blog. grazie ai commenti, alle mail, ai pensieri. grazie per quello che ci siamo scambiati in quest'anno per me sconvolgente.


...ora momo è sulle mie ginocchia, tamburella con le sue ditine cicciotte sul mac e fa nghe nghe. e anche qualche gridolino.
i bilanci li sta facendo lui.

martedì 2 febbraio 2010

un mese e mezzo di alimentazione complementare

eccoci qua, finalmente a una svolta.
sapete bene tutte le crisi esistenziali legate a un inizio inesperto e ovviamente a tentoni.
ma il tempo è passato e momo, confermando il suo diesel mood, ha gradualmente accettato la pappa come uno dei pasti della giornata.
la nostra routine ha subito qualche variazione, si è adeguata alle nuove abitudini, ma ce la caviamo.
dopo un mese e mezzo di pappe proposte e mai mangiate in quantità considerevole, ma sempre spalmate per ogni dove in cucina, nascoste nelle orecchie e sotto la pappagorgia di cui momo è ampiamente provvisto, sabato, per la prima volta, momo ha mangiato:
  • due cucchiaini di pappa di farro in passato di zucca, carota e sedano, con un cucchiaino di olio e uno di parmigiano,
  • uno po' di assaggi a mo' di lecca lecca di ricotta di capra dal cucchiaino DA SOLO,
  • crosta di pane ciucciata per dessert.
e, per la prima volta, non ha voluto subito il seno, ma solo dopo due ore abbondanti.
la cosa si è ripetuta ieri e oggi.

More about Il mio bambino non mi mangia in queste settimane ho letto il libro di gonzales e come per molte letture ho preso qualcosa e ne ho lasciato qualcos'altro.
in definitiva il mio approccio è stato molto soft. a un certo punto mi era presa la frenesia di volere un po' d'indipendenza e il fatto di non allattare almeno a una poppata mi allettava. poi però mi sono accorta che pur volendolo, non l'avrei certo ottenuto insistendo o infilandogli il cucchiaino in bocca (cosa che peraltro non mi sarebbe riuscita mai e poi mai). quindi mi sono armata di santa pazienza e di una bella scorta di passati bio fatti da me (e il mio bimby) e surgelati in microporzioni e a ogni pranzo ho proposto a momo la sua scodellina mentre io mangiavo il mio pranzo. spesso chiedeva quello che avevo io nel piatto e compatibilmente a un po' di buon senso gliel'ho dato. la sera invece ha sempre ciucciato il pane mentre noi cenavamo e a volte ha assaggiato qualcosa dai nostri piatti.
non ama quando gli metto il grembiulino (come non ama pannolino, vestiti e cinghiette) ma è l'unico compromesso che gli chiedo, poi gli lascio tenere le mani a mollo nel piatto, dipingere la parete accanto a lui col cucchiaino e buttare per terra quello che gli sfugge dalle manine ancora impacciate.
ora molte volte, quando il cucchiaino carico di pappa gli arriva vicino, lo impugna e se lo mette in bocca da solo, salvo sbagliare mira e farsi strisciate da indiano sulle guance o, peggio, restare con le ciglia incollate irreversibilmente.
vuole bere dal bicchiere ogni volta che mi vede con quell'affare in mano. lo acchiappa e se lo porta alla bocca. solo che ci lecca dentro come un cagnolino... è troppo forte!!!
rispetto alla frutta resta diffidente. generalmente io sbuccio un frutto e gliene offro un po' mentre la mangio anch'io. a volte gliela grattugio, altre gliela tengo in bocca e lui succhia, ma non ne ha mai mangiato tanto da non chiedere il seno subito dopo. mentre la mattina ciuccia un biscottino mentre noi facciamo colazione, ma è un di più perché in genere ha appena fatto colazione col mio latte.
io mi sono rilassata. in teoria adesso salta la poppata, ma soprattutto mi sembra tranquillo rispetto a tutto l'ambaradan. non che prima facesse chissà quali scenate, semplicemente serrava la bocca o, comunque, dopo i primi due cucchiaini iniziava a innervosirsi e a chiedermi chiaramente il seno. io non ho mai insistito né tanto meno gli ho negato il seno. l'idea non mi ha sfiorato. è vero che non muore di fame, il piccoletto cresce bene e le sue ciccette non mentono. ma il pensiero di doverlo far piangere fino alla poppata successiva perché così impara non mi calzava addosso. il tempo mi ha dato ragione. quando alcune amiche mi raccontavano che in una settimana erano riuscite a sostituire una merenda o il pranzo, non nascondo che mi sentissi un po' svilita e avvilita. ma adesso penso che è andata bene così perché né io né momo siamo stati forzati. e oggi, anche se dopo ben sei settimane, abbiamo fatto un passo avanti. entrambi verso un po' di autonomia, entrambi verso un po' di fiducia in più in noi stessi, come mamma e come bimbo. e anche come squadra.

lunedì 1 febbraio 2010

Sunshine award

ogni tanto girovagando per i blog amici si trovano sorprese. e a me emoziona sempre sapere di essere nei pensieri di amiche che spesso lo sono nei miei. ho ricevuto questo premio da patrizia -- extramamma
e voglio girarlo a:
carpina
mammacattiva
mammain3d
marilde (anche come regalo di bloggheanno)
mrsapple
nicky (blog privato)
ondaluna
paolafrancy
passodoppio
piattins
silvietta
trasparelena
trilly

e ora che si fa?!??!