lunedì 1 giugno 2009

Pic nic at Tiffany's


ieri siamo andati a fare un pic nic con una coppia di amici che abita a brooklyn.
lei americana della pennsylvania, madre di origini italiane, ha vissuto per lunghi periodi in francia e germania e poi in siria dove ha conosciuto il marito, siriano appunto, che adesso vive qui a new york con lei. hanno una casetta deliziosa che dividono con un'amica e sono tutti e due degli ottimi cuochi.
per salutarci ci hanno proposto una domenica di relax e cibo americano. grazie al cielo viste le origini cosmopolite, tutte le squisite pietanze partivano da un'idea americana, ma erano assolutamente reinterpretate, così da metter su un pranzo delizioso, sfizioso e leggero, che ha avuto il suo culmine di sapore con un'originalissima apple pie homemade, di cui ho la segretissima ricetta che voglio provare appena tornerò in italia.
ma la cosa curiosa è stata che dopo essere giunti a casa loro in una domenica decisamente estiva, coi piedi gonfi (i miei) e le chiazze rosse in faccia (la mia), ci propongono di andare al parco, che si scopre essere il cimitero di fronte cui abitano.
io e il MaritoAttonito sorridiamo, con la classica faccia da ebeti stranieri che annuiscono senza aver propriamente capito, certi di aver frainteso, poi seguendoli ci rendiamo conto che eravamo diretti proprio lì, al greenwood cemetery.
a quel punto stiamo al gioco e proseguiamo. diciamo pure che io ormai boccheggiavo, tra le dune del cimitero, i sali e scendi tra le tombe che s'intravedevano appena nel prato verdeggiante e curato, e non avevo tutto questo fiato per parlare. invece il MaritoAvventuroso che si vedeva che stava morendo dalla voglia di approfondire la cosa e capire se fosse un evento speciale che avevano deciso di condividere con noi o qualcosa di assolutamente ordinario per loro, intavola il discorso. e così ci raccontano che per la gente del quartiere è normale andare lì per trascorrere qualche ora di relax, perché è pulito, non ci vanno animali, c'è quiete e persino la sicurezza della sorveglianza che gira continuamente in auto. nonché bagni pulitissimi in corrispondenza dei cancelli delle varie entrate.
in effetti a guardarsi intorno era un meraviglioso e rigoglioso parco, a tratti boscoso, che trasmetteva pace, nient'altro. enormi alberi donavano zone d'ombra, numerose panchine sparse lungo le strade, sulla riva del laghetto e in cima alle collinette concedevano ristoro. bastava evitare di inciampare in qualche lastra di marmo che ogni tanto spuntava tra l'erba. perché anche queste lapidi, non erano fitte e a distesa ordinata come nei nostri cimiteri, ma apperentemente posizionate senza un criterio.
insomma, superato l'impatto, e presi dalla fame che nel frattempo cresceva, non abbiamo opposto resistenze quando i nostri amici hanno scovato una panchina sotto un enorme albero frondoso e hanno iniziato ad allestire il pic nic.
abbiamo trascorso delle ore davvero rilassanti e divertenti, quasi scordando l'insolita ambientazione, finché abbiamo visto arrivare prima alla spicciolata, poi a gruppi, persone che venivano a fare fotografie proprio vicino a noi. inizialmente io ho pensato volessero riprendere il quadretto insolitamente bucolico del nostro pranzo, poi invece è stato chiaro che venissero a farsi fotografare accanto ad una grande lapide a due metri da noi.
chissà chi c'era?
nessuno aveva voglia di alzarsi, tra il caldo e la pancia piena siamo andati avanti a chiacchierare senza pensarci più.

ma quando è stato il momento di smontare le tende, ho buttato uno sguardo: a due passi da noi giaceva louis comfort tiffany, il figlio del fondatore del celebre marchio di gioielleria, nonché suo successore nella direzione dell'antica attività, artista e designer per il marchio.
tutto sommato, non ho avuto la gioia di scartare un pacchettino azzurro, ma un pic nic da tiffany è qualcosa di unico, impagabile.

9 commenti:

Giulia e tribù ha detto...

meraviglioso!!
così leggeri i tuoi resoconti mettono voglia di vivere!!
come sta pappalupino?:-)
un abbraccio
Giulia

Unknown ha detto...

curiosa questa "usanza", certo che... di sicuro lì non ci sono schiamazzi, quindi si passa qualche ora in tranquillità! :D

Kyrhy ha detto...

Che bella avventura che avete vissuto ma....i piedoni li metti in su per alleggerirli, si? E perchè il tuo faccino era rosso? Zanzarine?

Io feci uno spuntino in un cimitero monumentali irlandese, bellissimo davvero :D

Un abbraccione

Marilde ha detto...

Uno dei ricordi più belli dell'Inghilterra è proprio in un cimitero. Persone a passeggio, scoiattoli, alberi enormi. Sono davvero luoghi allegri. Il pic-nic però mi manca! Ciao!

solitaMente ha detto...

Mamma come vorrei essere anche io lì con voi!!!!!Che sia in un cimitero o in un classico parco potrei assaporare la compagnia di persone veramente speciali!!!1 bacio grande grande al pancione...così bacio mamma e Momo :)

Anonimo ha detto...

almeno vi ci hanno portato di giorno...in svizzera hanno la buona abitudine di passeggiare nel cimitero di notte..... paola

Silvia - Mamma Imperfetta ha detto...

Pic nic con il morto :D
Certo, un pacchettino azzurro si scarterebbe sempre volentieri...;-)

caia coconi ha detto...

@silvia... grazie del commento, questo post voleva fungere anche da velato messaggio per il marito ;) magari il tuo commento lo rende un po' meno subliminale...

capito, maritooooooo???????

extramamma ha detto...

Mi sembra un'ottima ragione per chiedere qualcosa di Tiffany quando arriva Momo (io ero rimasta a Pappalupino). Quando ho letto scatolina azzurra ho avuto un brivido di piacere per solidarietà!
Magari può anche nasconderla (la scatolina) nell'apple-pie!