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mercoledì 8 aprile 2009

Letterina da pappalupino


Cari Nonni, Zii e Cuginetta,

finalmente il babbo e la mamma mi hanno trovato un nome.

a me sinceramente pappalupino non mi dispiaceva, ma loro si scervellavano tanto perché dicevano che quando sarò un bambino grande avrò bisogno di un nome vero, per giocare con gli altri bambini e sbrigare tutte quelle faccende lì. allora ogni tanto quando dicevano un nome bello io davo una gomitatina alla mamma per dire la mia. solo che ho scoperto che la mamma era un po' furbetta e certe volte diceva che io facevo i salti di gioia per i nomi strampalati che inventava lei, invece non era vero, perché io me ne stavo zitto zitto e trattenevo pure il respiro. oppure diceva che dormivo quando il babbo inventava un nome che mi piaceva... insomma me la sono vista un po' brutta...

il babbo insisteva che doveva avere un bel suono e la mamma che doveva avere un bel significato. poi ieri sera il babbo e la mamma mi hanno confidato che per loro è una scelta importante perché darmi il nome è un po' come "darmi un vestito adatto per affrontare la vita che mi hanno già donato", così hanno detto. io un po' ho capito, ma alla fine mi sembra che la stavano facendo un po' lunga, perché io non vedo l'ora di venire fuori e anche con un nome buffo andava bene lo stesso. però mi hanno spiegato che vorrebbero anche augurarmi tante cose belle con questo nome: tanto coraggio, tanta libertà, tutta la felicità possibile. allora mi hanno raccontato che c'è un nome appartenuto a tanti re, alcuni buoni, altri cattivi, e soprattutto a tanti artisti, pittori, scrittori, poeti e compositori, il nome del patrono dei pellegrini e dei viaggiatori, e anche dei barcaioli e dei pasticceri per giunta. mi hanno raccontato che questo nome è delle persone forti e battagliere, che difendono i propri cari e anche gli ideali -- che io non so bene cosa sono, ma loro dicono che li impareremo insieme -- e poi la mamma ha detto che è anche delle persone un po' capu fresca perché non accettano tanto le regole senza capirle e il babbo ha confermato che pure questo non guastava.

quindi pare che si sono decisi e da ora in avanti mi chiameranno Giacomo, che significa anche in una lingua strana che si chiama ebraico, "protetto da dio".

come favola della buonanotte mi hanno raccontato che dio è come un sospiro che sta dentro tutte le cose fatte con amore, e quindi sarà sicuramente quel sospiro che mi proteggerà sempre attraverso l'amore che avrò attorno... poi mi sussurravano altre cose, ma io avevo tanto sonno e quindi mi sono accucciolato al caldino della mamma, e a quello del babbo che ci teneva stretti stretti, e mi sono messo a sognare di quando verrò fuori a conoscervi tutti.

l'unica cosa che non mi quadra è come mai la mamma già mi chiama in un altro modo. lei dice che è il diminutivo, poi mi dà uno sbuffetto e mi spiega che senza allegria tutti i doni del mondo non sono altrettanto belli e allora mi chiamerà Momo, proprio come il dio greco dell'allegria. ha promesso al babbo che mi chiamerà così solo in casa, ma io non ho capito bene che promesse si fanno i grandi.

comunque una cosa è certa: il babbo mi aveva avvisato, ma adesso ho capito che con le donne non c'è battaglia e con le mamme meno ancora.

cari Nonni, Zii e Cuginetta,

spero proprio che questi nomi vi piacciano perché io non vedo l'ora di vedere che effetto fa sentirmi chiamare per davvero!

ci vediamo presto, anche se la mamma dice non troppo.



firmato Giacomo,

e anche un po' Momo

venerdì 20 marzo 2009

Di nomi parlando -- 2

(webcall via skype)

io: mamma, ho pensato a un nome che mi piace tanto!!!
NonnaPapera: ah! finalmente! qual è?
io: XXXX, significa questo e quest'altro, non trovi sia bellissimo? ha proprio un bel carico, come una dote, un augurio che diamo a pappalupino per la sua vita...
NP: ......
io: mamma? vuoi alzare la testa che non ti vedo nella telecamera? sempre a fare la gobba...
NP: (sguardo assente) ......
io: bè? non ti piace, eh?
NP: ......
io: ma'?
NP: va be', puoi sempre chiamarlo così in casa...
io: ma che? do a mio figlio un nome per casa e uno per fuori? ma che è? una ciabatta 'sto nome?
NP: no, però magari se ti orientassi su un nome che possa essere accettato un po' da tutti... semplificheresti la vita a tuo figlio.
io: ma guarda che anch'io che ho un nome abbastanza bello, comune quanto basta, ho avuto il mio periodo di rifiuto del mio nome, è una cosa normale...
NP: ma il periodo per questo bambino comincerebbe all'asilo e finirebbe all'anagrafe quando supplicherebbe qualcuno per cambiarglielo!
io: certo, se la famiglia è la prima a rifiutarlo...
NP: io non lo rifiuterei, ma continuerei a chiamarlo pappalupino
io: ......
NP: e tua sorella ha detto che non lo chiamerebbe proprio, così non si confonde.
io: ......
NP: ma in tutto questo il SaggioMarito che dice?
io: ha pensato che scherzassi.
NP: ah...
io: quando gli ho detto che non scherzavo è diventato serio, poi pallido, poi ha finto uno svenimento.
NP: bene, questo bambino ha qualche speranza.
io: ......
NP: comunque ora ti saluto, devo andare ad aquagym. sul tuo blog c'è scritto che mancano 116 giorni all'arrivo di pappalupino. se una notte porta consiglio, figuriamoci 116! sfruttale bene tesoro!
click

lunedì 16 marzo 2009

Di nomi parlando

pappalupino non ha ancora un nome.
anche se sapevo sin dall'inizio che sarebbe stato un maschietto mi sono ingannata dicendo che fino alla certezza era inutile scervellarsi per il nome da maschietto quando ne avevo almeno una decina da femminuccia, uno più bello dell'altro.
ma tant'è. ora il tempo comincia a stringere e pappalupino potrebbero storpiarmelo all'anagrafe, quindi ne dobbiamo trovare un altro.
io e il MaritoCoupDeFoudre non abbiamo avuto molto tempo per sognare i nostri figli e dare loro nomi, nomignoli e secondi nomi. e io pur sognando (a periodi alterni) nella mia vita pre-MCDF la maternità, mi sono sempre vista mamma di una cordata di femminucce. mai, mai, giuro, mai ho pensato che avrei avuto un figlio maschio, fino al momento in cui le sue 2 cellule si sono accomodate nella mia pancia.
quindi, tornando al nome, mi sento davvero in alto mare.
il fatto è che ci sono un sacco di limitazioni:
  • NO associazioni con persone troppo vicine o che ricordano cose sgradevoli,
  • NO nomi di derivazione biblica (mi fanno pensare ai santi, troppa responsabilità),
  • NO nomi stranieri tipo con j, y, k in mezzo (accettati solo quelli che si leggono come si scrivono),
  • NO nomi che con lo strascicato romanesco verrebbero snaturati (alla pronuncia ci tengo, scusate) tipo fabbio
  • NO nomi impegnativi, ma questa non è mia, quindi chiedetelo al Marito che vuol dire (secondo me è semplicemente la carta che si gioca quando propongo qualcosa che non gli sconfiffera)

l'unica cosa che so è che un giorno il mio bambino mi chiederà perché si chiama così, lo so perché è figlio mio. io l'ho fatto con NonnaPapera e la risposta fu che il mio era stato il nome che sin da piccola le era piaciuto e che quando giocava alle signore, lei si faceva chiamare SignoraC.

ho sempre avuto questa tenera e vivida immagine di una bambina uguale a me che ciabattava in scarpe enormi col tacco e inciampava nel lembo lungo di una gonna a fiori rubata alla mamma, mentre giocherellava attorcigliandosi un filo lunghissimo di perle attorno alle dita con fare da sciantosa.

ecco, vorrei mettere nel bagaglio del mio bambino qualcosa di altrettanto poetico.