"il presente è la sola conoscenza che serve. l'uomo non ci sa stare nel presente".
mio piccolo momo
ieri, mentre ti cullavo per farti addormentare, ho iniziato a viaggiare coi pensieri. a suon di ninna nanna, ho scandito tutto ciò di cui avrei bisogno, tutto ciò che non ho il tempo di fare. fra gli oh oh oh faceva capolino qualche sospiro, qualche nostalgico ricordo. le braccia si muovevano in autonomia mentre con la testa ero altrove, ripercorrendo la tua giornata, cercando l'intoppo che mi aveva fatto arrivare come ogni giorno al limite della pazienza, e quindi ripartivo con i mantra di determinazione a cercare una nuova strategia, qualcosa che mi dia qualche punto fermo e mi aiuti ad aiutarti a crescere sereno. e progettavo i giorni a venire, cercando di incasellare poppate, sonnellini e giochi in una scacchiera con le case dispari.
poi le braccia anestetizzate hanno iniziato a calare l'intensità dei movimenti, la voce a decrescere di volume e il respiro a placarsi dall'affanno in cui spesso mi scopro invischiata.
ho sentito il silenzio della stanza in penombra, ho sentito il fresco del cotone del cuscino sul collo, ti ho sentito. con il tuo peso abbandonato sulla mia pancia. ho sentito il tuo pancino che a ogni respiro mi chiedeva calore. ho sentito il tuo alito profumato adagiarsi sui miei vestiti. ho sentito le tue unghie piccole, e appuntite a tratti, scrivere impercettibili accenti sulla mia pelle. ho sentito la tua strenue fragilità e il mio amore incondizionato, fatti di necessità, fatti d'istinto.
e hai vinto tu.
tu, bestiolina, contro me, donna.
tu che riesci a vivere nel presente e mi insegni a riscoprire e ad ascoltare i sensi. tu che mi chiedi la totalità perché è la sola misura che conosci. tu che mi doni la totalità perché non conosci compromessi e delusioni.
tu, piccolo momo, che mi insegni a sentire il peso di una farfalla, leggera come il tuo respiro, determinante come la tua vita nella mia.
qualche giorno fa il tuo babbo mi ha regalato un libro. e io te l'ho letto. o forse dovrei dire che tu l'hai letto a me.
"brave le femmine che sgravano a maggio salendo ai pascoli più alti. partoriscono in solitudine, poi fanno gruppo con altre madri. crescono i piccoli in giardini d'infanzia recintati da burroni e cieli. fanno scudo con le loro corna alle picchiate dell'aquila, senza l'aiuto di nessun maschio"
mercoledì 25 novembre 2009
5 mesi -- il peso della farfalla
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13 commenti:
Hai descritto delle emozioni bellissime che spero presto di poter vivere anche io.
Un bacione
ti ho scritto un post, sul mio blog, perchè la risposta al tuo commento mi è venuta troppo lunga.
mi hai fatto emozionare con le tue parole...non vedo l'ora di stringere il mio piccolo al petto...
un abbraccio!
Ehh.. è proprio vero: la storia d'amore tra noi e loro, è la più grande e la più potente.
bacio,
carpina
sei sempre emozionante e faticosamente dici delle verità----le fatiche son tante ed in questi giorni arrivo a sera stanca e atterrita per la probabile notte insonne...ma poi li collo, li cullo e li ascolto....e lì mi accorgo di quanto amore riesco a provare...nonostante tutto!!
auguri momo!
caia, quanto condivido il tuo pensiero sulla totalità come loro unica misura....
i nostri 2 cuccioli crescono...che emozione tutto quanto...
Questi momenti devono essere magici!!! Non vedo l'ora di viverli con Gioppy!!!!
cara Caia,
è un po' che non ti lascio un saluto. Ti leggo comunque sempre, ad ogni aggiornamento, seguendo i tuoi umori e fatiche e lacrime e gioie e giornate serene.
La mia esperienza zero in materia mi ha fino ad ora fatto desistere dallo scriverti qualcosa, ma questa volta voglio dirti che ti sono vicina, pur non potendoti dire "fai così, fai colà". Ti sono vicina e basta.
Tu tieni duro...non può piovere per sempre!
Un abbraccio
come le scrivi bene le cose, perbacco! saranno gli ormoni in circolo, ma mi sono emozionata assai..
cara caia
leggerti ogni volta è un'emozione...e mi fa venire una gran voglia che Viola sia presto qui per incominciare a provare anch'io le tue stesse sensazioni...
Posso farti una domanda ( che magari chissà ti ispira un post?)...prima che Momo nascesse, diciamo l'ultimo mese, le ultime settimane, tu lo "percepivi" che sarebbe stato così intenso poi il vostro legame?? riuscivi già a immaginartelo? magari se leggi qui xhttp://ilmomentogiusto.blogspot.com/2009/11/al-corso-preparto-ho-legato-con-la.html capisci perchè ti chiedo queste cose.
Ho tanta paura che sentendomi così ora, poi quando la piccola sarà qui, non riuscirò a sentire un legame forte e intenso...
baciottolo
...ma quanto mi emozioni caia!!!
Cara Caia..
sono dolcissime le tue parole.. parole buone e sincere.. parole fatte di stanchezza e di amore materno... parole di sospiri.. parole di sogni...
E mi prendono le tue parole.. e mi commuovono ogni volta..
Erri de Luca è uno scrittore che mi piace moltissimo...
se non fosse tardi scapperei subito in libreria per acquistare il libro che ci hai proposto...
Ti auguro un fine settimana di riposo.. un pò... ed ancora ed ancora.. tanto tanto amore...
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