il grigiore della mattinata non promette niente di buono a questo post che inizia dopo l'ennesima nottata di dati non pervenuti.
da quando momo ha avuto l'influenza e ha passato una settimana a rischio di soffocamento, la notte è diventata una giostra. si sale verso le nove di sera e niente fa da premonizione di come andranno le ore successive. talvolta si sveglia subito dopo un'ora, ma poi dorme fino a mattina con un solo risveglio per la poppata, altre volte (molte di più), comincia a svegliarsi verso le undici e non si capisce più niente fino alle sei di mattina. durante il giorno è abbastanza tranquillo e regolare, ma la notte no... sembra quella canzone di indietro tutta.
va be'. che ci possiamo fare? del resto (fino a domani) c'è NonnaPapera qui con noi che è di enorme aiuto, anche perché momo le si è molto affezionato e hanno trovato dei modi di comunicare tutti loro che mi permettono di prendere fiato.
infatti in questa settimana sono andata dal parrucchiere, dall'estetista DA SOLA e abbiamo fatto insieme alcuni giretti, tra cui due parentesi shoppinghesche, una piccolissima (per me) e una consistente (per momo), approfittando dei saldi.
non solo.
qualche sera fa sono passate a salutarmi le mie due meravigliose ex colleghe, nonché amiche, e ho potuto offrire loro una vera cena anziché la solita pizza a domicilio. e nel valzer dei miei altalenanti stati umorali, la gioia e lo svago che ne sono scaturiti sono stati più volte soffocati dai rigurgiti di nostalgia acuta per la dimensione in cui vivevo prima. prima di partire per new york, prima che la mia vita prendesse una piega così definita e definitiva, prima di momo, prima dell'abdicazione (temporanea?) al mio essere eclettico (scusate la presunzione, ma sì, il mio essere eclettico), in favore di una mammità totalizzante.
il problema è che io non so essere mamma in un modo diverso. in questi mesi mi dicevo che non avevo scelta. la scelta ce l'ho. potrei mandare momo all'asilo e rimettermi in movimento per reinserirmi nel turbine delle cose che mi piacciono. potrei farlo, se non avessi momo qui accanto che mi chiama coi suoi eeeehh, i suoi truuuuu, i suoi ghi ghi. momo che mi cerca con lo sguardo mentre gioca, momo che si attacca al seno come una bestiolina affamata, momo che gioca con tutto fuorché i giochi. momo che fa il labbruzzo quando lo rimprovero e poi affonda nel mio abbraccio, momo che cerca di emulare tutto quello che faccio, momo che ogni giorno non è come quello precedente.
non riesco ad entrare nell'ordine di idee di affidarlo a qualcuno, di perdere dei momenti di questa sua rapida crescita, e tanto meno di far perdere a lui la sicurezza di avere me accanto che lo sostengo in questa sua esplorazione. forse perché a differenza delle mamme che hanno il lavoro che le aspetta io so di poter scegliere. che è un privilegio, ma anche un peso. che è una responsabilità, ma anche un dono.
non so dove voleva andare a parare questo post, ma NonnaPapera ha portato momo a passeggio e io sono rimasta sola a casa. troppo poco perché io possa pensare di riorganizzarmi una stanza tutta per me, troppo a lungo per non pensare che quella stanza è chiusa a doppia mandata.
venerdì 22 gennaio 2010
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27 commenti:
ciao clà! FORZA E CORAGGIO....
..lo so che appena avrai raggiunto consapevolezza dirai al tuo momo: bello di mamma ti tocca l'asilo!
e così anche tu come lui farai cose da "Claudia"
ti penso sempre....e...viva nonna papera!
ornella
ornellaaaaaaaaaaa
ti penso sempre anch'io! lì sul tuo colle incantato.
hai ragione, la consapevolezza...
bello di mamma mi piace un sacco!!!
ti abbraccio forte
provo a contribuire con un commento da infiltrato papa'....a mio parere privilegi e doni, non devono essere una trappola; nel senso:-se posso allora devo - oppure - sarebbe un peccato se potendo non....-...e' certamente questione di scelte..ma anche no...un po' di gradualita' di vie di mezzo, tra wonderwoman e la supermamma c'e' in mezzo "la mamma.come.tutte.le.altre", dopotutto siamo cresciuti a pane nutella e bim bum bam a casa della nonna con la mamma che lavorava....ciao ciao
Sono i miei stessi pensieri di qualche mese fa... ma poi con 2 ho ceduto... e ho un rappaorto diverso con loro...
Su puoi e vuoi rimani con Momo e "gustatelo" fino in fondo senza fare indigestione :)!
Ciao Caia, non so se ho mai commentato ma ti leggo spesso, non sono mamma ma mi diletto coi vostri blog mammeschi, perché magari tra un po' lo diventerò, chissà (l'età c'è, il compagno giusto pure...) ed è bello leggervi, seguo le tue giravolte emotive e alle mie amiche neo-mamme non amanti dei blog cito sempre anche le tue esperienze!
Penso che queste pagine siano molto utili oltre che belle, e penso che se puoi permetterti di non lavorare goditela fino in fondo questa scelta, poi si capisce lontano un miglio che sei "eclettica" e magari tra un po' potrai interpretare tanti nuovi ruoli al di là di quello della mamma. Io personalmente credo molto che al giorno d'oggi dobbiamo inventarci nuovi modi di sentire e di vivere, cambiano l'ordine dei nostri valori (io ci provo sul mio blog), per questioni ecologiche e sociali, e di certo anche la maternità ne farà parte. Sarà grazie a "nuove mamme" che più bambini potranno crescere più sani, forti ed equilibrati. Forse hai solo bisogno di tempo, io non so cosa vuol dire essere mamma e questo senso totalizzante verso il bambino non lo conosco...
E' vero che una volta la vita era più semplice ma allora le nostre nonne come facevano? la mia ne ha fatti 10!
datti da fare, a piccoli passi metti in ordine una stanza tutta per te. Penso che chi ti segue sappia, io ne sono convinta, che ne verrà fuori certamente qualcosa di interessante e creativo! e anche per Momo, adesso ti reclama in tutto e per tutto, ma avere una mamma frizzante, piena di idee, anche se di cose da fare, sarà presto fonte di orgoglio, ammirazione e esempio.
Un abbraccio
roberta
scusa, dimenticavo: questo link forse fa al caso tuo...
http://donnepensanti.wordpress.com/2009/11/01/la-vostra-testimonianza-su-donne-pensantiu/
(io sostituireri anche "wonderwoman in pensione"... una "wonderwoman" rimane tale, anche se diventa "wonderMUM"!!)
baci
dire che ti capisco mi apre superfluo ( ma intanto l' ho detto e pensare a quel periodo mi mette i brividi ).
comunque. ti sembrerà impossibile ma, credimi, è veramente questione di poco tempo.
momo ha solo 6 mesi. sono quelli più duri, anche se, nello stesso tempo, sono quelli più belli perchè lui fa progressi tutti i giorni e diventa sempre più divertente.
però vedrai che crescendo continuerà a dipendere da te ma in un modo diverso. ti spaccherai la schiena quando comincerà a voler camminare. ma anche lui cercherà degli spazi suoi. si concentrerà sul gioco, su un libro. dormirà di più.
è vero, non tutti sono uguali. questa è la mia esperienza.
però io sinceramente non me la sento di dirti che vai incontro al peggio quando è il contrario.
c' è solo una cosa che sento di dirti: la tua stanza, quella chiusa a due mandate è lì che ti aspetta. ma non credo che tu non sia consapevole del fatto che quella stanza non avrà più gli stessi colori, la stessa forma. le finestre si affacceranno su altri giardini.
andrai a prendere gli aperitivi pensando a lui che deve addormentarsi. andrai a farti la ceretta, ok. ma con la macchia di biscotto spiaccicato sulla t-shirt.
ci siamo passate tutte. o quasi.
però sarà solo una fase. anche questa.
ti dico solo che quando io sono uscita da questa fase ho mollato mio marito.
per dirti quanto può essere forte questa cosa. per dirti quanto ci si possa sentire strette, soffocate da certi ruoli. da certi cambiamenti.
però, vedi, a me è servito. ci voleva quello per capire certe cose.
ora, io non sto dicendo che succederà lo stesso anche a te!!! però è per farti capire che comprendo in pieno quello che stai passando.
ma credimi. sono pochi mesi. dopo la fase aperitivoconisensidicolpa, ritornerai quella di prima.
ritornerai ad essere una donna/mamma e non sarai più una mamma/donna.
e sì. avrai voglia di farne un altro.
Ciao caia, ti capisco molto. Io sono una di quelle che è rientrata al lavoro che la pupa aveva solo 7 mesi. Lì per lì ero molto in crisi, anche se alla fine lo volevo fare per ragione anche economiche. Oggi ti dico che è stato un bene. Io sono una di quelle madri che quando torna a casa dal lavoro va a 300 all'ora per la voglia di rivedere la bambina, tutti i giorni, e non sono affatto una facilona del lasciarla ad altri. ma forse proprio per questo so che è stato bene, avevo bisogno di staccare. Non sono e non sarò mai mamma al 100%, non è nella mia natura, ma spero tanto di essere comunque una brava mamma...
La virtù sta nel mezzo Caia. Pian piano piu lui cresce piu tu ti riprendi un pezzo della tua vita, ogni giorno di piu così lui imparerà ad averto sempre presente un pò meno, acquisterà autonomia e tu ti sentirai piu sollevata. E' difficile ma ci si riesce.
Dal momento che ne hai la possibilità, se VUOi rimanere con lui fallo, perchè questi attimi non torneranno più e tu li avrai persi per sempre....
Io non potrei anche se volessi....
Hai usato la parola giusta: sta tutto lì, nella parola scelta... dentro c'è la libertà ma anche la responsabilità, ci sono le possibilità ma anche gli impegni, i desideri e le conseguenze, ci sei tu e ci sono le persone che ti vogliono bene. E scelta è una parola attiva.
Forza Caia, prendi la tua decisione e sarà comunque quella buona, se sarai sicura di averla presa tu!
Un abbraccio forte
io sono per il "goditi momo più che puoi"
Io lavoro in casa e ho cresciuto i miei figli da sola, li ho poi mandati alla materna a tre anni...ma ero pronta a tenerli a casa se non li avessero presi... insomma, non avrei fatto i salti mortali per farmeli prendere.
Penso che prima dei tre anni i bimbi abbiano un particolare bisogno della mamma.
Niente mi avrebbe ripagato se avessi perso le prime paroline, i primi passi o le prime pappe dei miei bimbi..nessun lavoro gratificante o nessun senso di liberà sarebbero stati sufficienti a ricompensare ciò che avrei perso
e così ho preferito stare con loro a tempo pieno
azzardo, a dire una scempiaggine da non-mamma, da una che di queste scelte non ne sa nulla ma proprio nulla?
secondo me, se hai il privilegio di scegliere, fai bene a scegliere Momo.
quando penso alla mia infanzia, una delle cose belle che mi vengono in mente è che mia madre aveva tanto tempo per stare con me, e io con lei. non necessariamente insieme-vicine-vicine, ma il fatto che fosse disponibile, a poca distanza, a portata di voce o di pensiero, a me mi rassicurava tanto. ed è stato un inprinting che non mi levo dalla pelle (ahimé: è una cosa che non tornerà, e che io probabilmente non potrò fare).
la mia capa, supermamma di quattro figlie, a un certo punto della vita ha lasciato il lavoro. però si è inventata www.giornalistinellerba.org : un concorso di giornalismo per bambini che è diventato "la più grande e più giovane redazione ambiente del mondo" (dai/date un'occhiata). e questa è potenza della mammità!
la mammità non ti esaurisce (nel senso: non sei tutta in questa dimensione). ma magari ti dà dei poteri magici, chissà!
baci
Caia, scusa, posso intromettermi per dire a Ilaria che le sue parole sono state per me, mamma a tempo pieno ormai probabilmente senza via di ritorno, una vera iniezione di fiducia? Grazie! :-)
@ciao papex, benvenuto! lungi da me ambire a troni da supermamma!!! solo che le mamme non sono tutte uguali e ciò che a qualcuna può pesare come un sacrificio enorme per un'altra può essere un'occupazione gratificante. io so che tipo di mamma mi viene spontaneo essere... è solo che... a volte... manca quel minimo di spazio solo mio che mi fa sbarellare...
@erica, lo so, il rapporto cambia e cn due è un altro discorso ancora!
@solitamente eh! è proprio l'indigestione che è difficile da scongiurare!
Diverse eppure uguali nella parola SCELTA! Ci siamo Caia. Siamo perfettamente sintonizzate :)
la mandata è doppia, ma la chiave ce l'hai, solo che la borsa è immensa finchè i bimbi sono piccoli, poi ogni anno si restringe un po' e alla fine quella chiave la ritrovi...si era nascosta bene in mezzo a tutte le sclete fatte per lui, per quel cucciolo d'uomo che è tuo, e che sono state senz'altro scelte che non rimpangeremo..
@brigantia, che dire? arrossisco e sono commossa dalla tua vicinanza. grazie del link, perché no?
@paola, a mente lucida credo anch'io sia una questione di tempo. lo vedo quotidianamente come le cose siano in evoluzione, come in ogni piccolo gesto acquisisca autonomie. e il tempo passato sembra volato, quello futuro insormontabile. e mentre lo dico non vorrei volasse come gli ultimi mesi. disturbi della doppia perosnalità!?!!
@anonimo, è ovvio che non si misura da questo la "bravura" di mamma. ognuna di noi fa quello cui si sente più incline e talvolta non può neanche scegliere, quindi non vorrei trasparisse che ritengo quello di "stare a casa" il modo migliore di essere mamma. forse per ora è l'unico che mi riesce.
@marlene, grazie. il tempo, appunto, questo misterioso alleato nemico.
@nicky, lo so. ed è questo che mi fa pendere l'ago della bilancia da questa parte..
@mammain3d, sottolinearmi questa qualità della scelta rende il tutto più dinamico e più mio. grazie!
@miks in linea di principio la vedo come te. non credo ci possa essere qualcosa che mi ripagherebbe di quello che rischierei di perdere di momo. e poi credo anche che prima edi tre anni crescere in un ambiente protetto e vicino alla propria mamma sia meglio. a una mamma serena, però. devo capire in che misura riuscirò a ritagliarmi degli spazi miei, piccoli, che non mi facciano arrivare in apocopia d'ossigeno con momo.
@ilaria mi unisco a mammain3d nel ringraziarti per questa sferzata di positività. leggevo su un altro blog qualcosa di simile. e forse posso cominciare a crederci. approfitto per mandarti un abbraccio ;)
@MC devo solo capire in che direzione sto andando, poi tutto avrà un senso @_@ bacio
@grazie trilly, le mie borse erano già tipo mary poppins prima di momo. significa che adesso sono veramente fritta :D
Questo post non sai quanto mi ha toccata nel profondo. Prima di andare in maternità facevo mille discorsi sull'importanza del mio rientro repentino al lavoro... ora non ne sono mica tanto convinta... anzi tutt'altro. Mia mamma ai suoi tempi non ebbe scelta gravidanza=licenziamento tuttavia la scelta la attuò comunque dopo, non tornò al lavoro e mi accompagnò per mano per tutta l'infanzia, fu un sacrificio ma non se ne è pentita (anche se a volte pensa che potrebbe già essere in pensione) perchè si è goduta la sua cucciola e ne ha colto i frutti. Io continuo a dirmi che non ho tanta scelta ... devo rientrare, c'è 'sto mutuo tipo spada di Damocle che c'incombe sulla testa... abbiamo un'amministrazione da paura, senza contare le altre spese... un solo stipendio... non so se basterà... però ci sono momenti che ho una grandissima tentazione di mollare tutto e dedicarmi solo a Pietro... perchè qui ogni giorno l'amore è sempre più viscerale e incomincio a capire che separarmi da lui (anche per poche ore) sarà una specie di asportazione cardiaca... che fino ad ieri non capivo e oggi invece già ho il terrore di sperimentare anche se per adesso è ancora al sicuro dentro di me!!!!
Io sono dovuta tornare a lavorare, non avevo scelta, ma i miei bimbi stanno a tempo pieno coi nonni o col padre.
Se avessi dovuto scegliere tra nido o stare a casa, avendone la possibilità, avrei senz'altro scelto lo stare a casa.
Riguardo alla nanna... anch'io sono in difficoltà, non ho consigli.
@mrsApple mi sento di dirti che non è niente in confronto a quello che sentirai quando lo avrai fra le braccia. l'avevano detto anche a me e io non pensavo allora di poter provare qualcosa di più forte, e invece...
però troverai il tuo modo di accompagnare pietro per mano, non disperare. e dicono che tante cose cambiano. certo, la rata del mutuo non scompare, ma tutto può succedere. aspetta, viviti ogni momento in ascolto e poi scegli!
Ciao Caia..ho letto molti post del tuo blog e mi sono proprio informata come si suol dire, io sono incinta alla 14esima settimana e ho letto un sacco di cose interessanti..è stato uno spasso leggerti davvero.
buona giornata
Francesca
@francesca grazie!!!
fa sempre piacere avere questi feedback! torna quando vuoi sei la benvenuta ;)
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