ecco, la casa è tornata silenziosa e immobile. io posso entrare in bagno e concedermi una doccia bollente, poi posso spalmarmi un po' di crema, fare una rapida piega ai capelli che non seguono la mia volontà, truccarmi e poi andare in camera da letto e scegliere cosa indossare per una giornata importante. oggi è una giornata importante, potrebbe esserlo, promette di esserlo.
la affronto con una stanchezza profonda, che parte da dentro le ossa.
oggi momo è tornato al nido, sta bene e stamattina era anche tornato del suo umore, quello del mio bambino vivace, ma dolce, allegro, chiassoso, ma simpatico, tenero, burlone e dispettoso nell'accezione che ti strappa un sorriso. da una settimana era a casa con un virus gastrointestinale che gli ha fatto arrivare la temperatura a fin quasi 40 e lo ha reso... insopportabile, diciamolo.
da mercoledì io ho retto fino a domenica: allattamento continuo, continue richieste, rifiuti, capricci, capricci, capricci.
nonostante anch'io avessi beccato il virus in forma latente ho resistito, ma, come si suol dire, la pazienza ha un limite e io evidentemente l'ho superato lunedì pomeriggio. riemergo stamattina da una specie di pantano in cui mi sono sentita invischiata per le ultime 48 ore. una specie di melma appiccicosa da cui non riuscivo a districarmi. sentivo una rabbia profonda. ma non verso lui, verso me stessa. perché in quei momenti non mi piaccio come mamma, non mi piaccio come moglie che viene trovata coi capelli dritti e la voce roca dal marito che torna da lavoro, non mi piaccio e basta. nella mattina del ritorno alla normalità arriva anche l'assoluzione, ma nel frattempo io ho macerato questa rabbia nello stomaco e mi sembra di sentire i miei poveri organi malconci e sfibrati.fortunatamente ho compreso il meccanismo -- quello delle regressioni, sue e mie, quello degli alti e bassi -- ormai ne sono consapevole, ma questo non basta a lenire la sofferenza e il senso di disperazione di quei momenti.
però insisto: annoto il senso di pace e calma che si può ritrovare il giorno dopo senza senso di sconfitta. che pare che i dolori e le storture le mamme le rimuovono. sarà...
giovedì 24 febbraio 2011
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14 commenti:
Ciao, è la prima volta che ti leggo e questo tuo post mi ha molto colpito.
Io credo, da mamma di due bimbi, che non sia giusto nei nostri confronti pretendere di essere sempre al top e giudicarci con severità se in qualche momento si sta male e ci si sente sprofondare nelle sabbie mobili...
Winnicott diceva che una mamma deve essere "sufficientemente buona" non perfetta, e lui di mamme e bambini ne capiva assai!
Io estendo: anche come mogli, come amiche, come figlie, come professioniste dobbiamo essere sufficientemente buone.
Tendere sempre al meglio (o a quello che noi crediamo sia il meglio) è logorante.
Quindi sono sicura che se ti avessi vista in quei giorni di inferno mi saresti piaciuta, mi sarei rivista in te, ti avrei apprezzata e compresa comunque.
Non dire che non ti piaci.
Ub abbraccio.
@melia grazie del passaggio! e grazie dell'empatia. tranquilla, l'assoluzione me la concedo, non ho ansie da mamma perfetta, anche perche' non avrei speranze :D
pero' il tendere al meglio fa parte di me e credo sia qualcosa di positivo e costruttivo se accompagnato dall'intelligenza di sapersi accettare anche quando non si è al top. sul momento non mi piaccio e non posso farci niente, non mi piace sgridare mio figlio che essendo malato non ha le risorse per far da sé e non mi piace accogliere mio marito incavolata nera, perché al contrario un sorriso genera armonia, ma mi perdono, mi assolvo, come ho scritto, senza senso di sconfitta.
Mi ritrovo tantissimo nelle parole che scrivi...perdere la pazienza, sentirsi poi uno schifo, poi tutto trona alla normalità...gli alti e i bassi esisteranno sempre con i nostri figli e penso sia normale sentirsi profondamente stanche ogni tanto...
ed è bello sapere di non essere sole a sentirsi delle "brutte" mamme!
ti abbraccio!
Ciao Caia, è inutile dire che ti capisco. Stessa situazione settimana scorsa. Le tue parole mi erano servite tantissimo. Vorrei ricambiare, anche solo dirti che ci sono e che capisco. Per il resto hai tutte le risorse per andare avanti. L' ondata appiccicosa travolge e passa, per fortuna! E che essendo appiccicosa ha bisogno di essere spazzolata via con cura.
In bocca al lupo per la tua giornata
Ti abbraccio
Quanto ti capisco!
Soprattutto oggi che al lavoro ho la coda di cavallo e lo stesso maglione di ieri (stamattina non ho nemmeno avuto il tempo di decidere qualcosa di diverso da mettermi....).
Un abbraccio
Chiara
Mi sa che ognuna di noi ha avuto momenti così.
HA momenti così.
Chi non lo ammette mente.
L'importante è risollevarsi e perdonarsi.
E come si dice da 'ste parti: in bocca al lupo, in groppa al riccio e nel culo alla balena (gli emiliani si sa son voglarotti!) per oggi!
guai a non perdonarsi...a chi non capita?
quando arriverà la primavera e i nostri bimbi staranno tutti un pò meglio diventeremo più buone.....
che dici, chiamarla "la quiete dopo la tempesta" fa troppo triste e leopardiano?
:DDD
dai, dai, che oggi per te sarà un gran giorno.
paola
Oh cara Caia.... ti capisco ti capisco ti capisco...
Anche io ci sono giorni che mi sento così in colpa da non sentirmi meritevole di essere madre...
Ma a volte la stanchezza.... le influenze che vanno e vengono... le nottate in bianco....
... insomma... come si può essere impassibili a tutto questo....
Ma poi passa... come dici tu... e il giorno dopo tutto sia tornato alla normalità e io amo ancora di più la mia Cassandra...e la coccolo e la stringo forte a me... e le chiedo scusa...
Le mamme non sono perfette.... ci proviamo... ma non è facile neanche per noi....
Ti mando un abbraccio!
so che è tutto normale ma anche io a volte mi ascolto ringhiare parole che non vorrei uscissero dalla mia bocca, mi vedo lanciare sguardi minacciosi per un bicchiere d'acqua rovesciato (se, vabbè, ad ogni pasto abbiamo la media di due bicchieri rovesciati)...e mi odio per questo perchè non me ne importa di un bicchiere rovesciato. però purtroppo la stanchezza mi fa spesso vivere e parlare per inerzia, e il rumore genera uno stress che a volte non riesco a controllare. poi sentire che la cosa è comune mi fa stare un po' meglio. in bocca al lupo per oggi, qualunque cosa tu debba fare.
E' davvero così. Godersi il "dopo" di qualsiasi tempesta fa sempre bene. E' anche un pò la legge del marketing sai? Sparare alto, poi dare il giusto per far sembrare all'utente che sia conveniente. Ecco, tu lo sai che fai solo qualcosa di normale, ma rispetto a pochi giorni fa, stai facendo qualcosa di speciale!!
In bocca al lupo per oggi!
Ti capisco benissimo. E anche io non mi piaccio ma mi assolvo, anche perché penso che mi faccia bene imparare l'umiltà del non essere perfetta, di non riuscire neanche ad essere quello che vorrei. Da quando sono mamma, sono tanto più tollerante con gli altri. Tanto. Anche per questi momenti.
E' un pò difficile prendersela con un bimbo di cinque mesi. Ma ci sono giornate in cui lui è così lagnoso e scontento da succhiarmi via ogni energia! L'altro giorno continuava a piangere e lamentarsi senza un preciso motivo (almeno io non sono riuscita a capirlo) ed allora l'ho preso e lanciato in aria gridandogli "Mo' ti pigghio e ti jetto dalla finescra" (non so perchè mi è uscito fuori il dialetto calabrese di Giacomo). Quando è riatterrato tra le mie braccia si è messo a ridere e poi immediatamente dopo a piangere. Però quel suo gesto, quel suo sorriso improvviso mi ha fatto rinvenire. Che mamma cattiva mi sono detta! L'ho abbracciato forte e gli ho chiesto scusa.
Brava che sei tanto intelligente da perdonarti...
Intanto spero che la tua giornata importante sia andata bene.
Un abbraccio grande Caia
E' difficile riuscire a gestire la frustazione che sei per i tuoi figli che hanno biosgno e scaompari un po' per te.
E' diffcile farti andare bene cose che mal digerisci ed essere accogliente,sorridente quando sei stravolta....le mie ultime settimane sono un po' così io per tutti e per me niente.....ma so come starò quando tutto passerà...come quando termina una buia notte ed il sole arriva!
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