un'arma importante in questa battaglia all'ultimo respiro è la scelta dei giochi. noi abbiamo ricevuto qualcosa in prestito e qualcosa in regalo, ma poi siamo stati molto selettivi e mi dispiace per chi ha scelto con cura e amore i giochi per momo e non ce l'ha visto giocare, ma pensiamo che il gioco sia un approccio troppo importante alla vita per lasciarlo al caso.
devo specificare che oltre alla lettura di libri, articoli e varie su tema, abbiamo seguito anche un paio di incontri con una psicologa, presso l'associazione IlMelograno, che ci ha parlato dello sviluppo del bambino e delle sue percezioni nei primi sei mesi di vita e che di conseguenza ci ha suggerito come agevolare le sue scoperte. mi sembra di aver desunto tre principali concetti:
- per il bambino, dopo i tre mesi, il mondo si apre in maniera prepotente ai suoi sensi. ciò significa che qualsiasi cosa per lui è nuova, è scoperta, è gioco, è lavoro. quindi è inutile, se non dannoso, sovraccaricarlo di stimoli, oggetti e proposte.
- è importante offrire al bambino attività e oggetti che lui possa fruire, che ne abbia le facoltà. ragion per cui i giochini devono avere forme e dimensioni atte a essere impugnate facilmente da una manina goffa e senza l'uso del pollice opponente, e le posizioni in cui lo si mette devono dargli l'agio di esplorare lo spazio circostante.
- il bambino compie un'infinità di piccolissimi passi, per lo più a noi invisibili, nel processo di sviluppo della motricità e nella presa di coscienza delle proprie capacità. quindi nel supportarlo al gioco è importante osservare e avere molta pazienza se sembra che non faccia niente.
poi abbiamo prediletto oggetti in materiali naturali: legno, cotone, senza però essere maniacali. e infine abbiamo scelto di farlo giocare in un ambiente libero.
- il nostro living room è sempre stato uno spazio poco formale e molto funzionale, ora si è adattato all'arrivo di momo e quindi abbiamo steso un grande tappeto al centro che ospita un suo spazio esclusivo con strato morbido per i suoi esercizi motori. accanto c'è la sua palestrina che rispetto ai primi mesi, è stata modificata per innalzare i sonagli e per essere fruita anche da seduti. qui momo passa gran parte dei suoi momenti di veglia e gioco, disteso, supino o prono, esercitandosi ad alzare la testa e da qualche giorno anche, a fatica, il pancino, poggiandosi sulle ginocchia, e seduto, indaffarato a prendere le misure tra le sue manine e gli oggetti circostanti.
- nella sua cameretta, che nel frattempo ha subito qualche modifica che appena posso pubblicherò, abbiamo attrezzato un angolino con base morbida, telo plastificato (una tovaglia, tanto per capirci) e telo di cotone per farcelo giocare nudo. questa è un'attività che di per sé lo intrattiene molto senza sovreccitarlo troppo. spesso non è necessario proporgli giochini, ma è sufficiente un oggetto e magari un paio di superfici diverse (quella di un cuscino e quella plastificata) da esplorare. da quando abbiamo comprato una stufetta gli proponiamo questo spazio anche due volte al giorno.
un paio di palle di stoffa
una palla di gomma
un libro da bagnetto
anelli di varie dimensioni e materiali
qualche sonaglio
qualche piccolo oggetto piatto che fa quel rumore tipo di stagnola
stoffe di vari colori e composizione
qualche pupazzetto morbido
le costruzioni di legno (per ora distrugge le torri che gli facciamo e prende i pezzi a cilindro per metterseli in bocca)
che gli proponiamo a piccole dosi, due, al massimo tre per volta.
poi un po' di tempo lo passa anche:
- sul seggiolone dove impazzisce per un cestino di vimini che utilizzavamo per il pane e ora è suo, per un piccolo sonaglio e per gli strofinacci che sono appesi accanto alla sua postazione. e ovviamente per tutto quello che c'è sul tavolo (ha già rovesciato innumerevoli tazze di caffè, si è bruciato un dito inzuppandolo nel sugo della polenta e ha lasciato le sue impronte digitali su una fetta di pane e marmellata)
- in bagno ho un telo che all'occorrenza metto sul tappetto e, con il BoppyPillow a sostegno, momo gioca per terra mentre io mi lavo
- nel lettino abbiamo il suo piccolo doudou, dono di viaggio del suo babbo, con cui gioca quando nella penombra della camera lo mettiamo nel lettino per "prepararlo" alla nanna
- il bagnetto resta un momento di divertimento estremo, da fruire a piccole dosi però, perché quando dico estremo significa che poi per calmarlo bisogna fare il salto del canguro per almeno quaranta minuti
per scrivere questo post ho impiegato giorni e giorni di continue interruzioni, quindi perdonatemi eventuali strafalcioni, ma questo mese ci tenevo troppo a partecipare al
blogstorming