mio piccolo momo
che piccolo non sei più, che mi guardi serio a volte e aspetti di capire. che scruti i miei capelli appena lavati e scompigliati e magari ti chiedi come hai fatto a venir fuori da una matta così. che certe volte scoppi a ridere se faccio le pernacchie, ma ridi per farmi contenta.
mio piccolo momo, che piccolo per me resterai sempre, stai proprio scoprendo il mondo.
hai una fame di cose, di avventure, di storie, di parole che a volte è difficile saziare. hai gli occhi penetranti e non molli lo sguardo da quello che ti interessa. hai pronto il tuo ditino che ti aiuta a chiedere, chiedere una spiegazione, un nome, un racconto, un perché, un possesso. aneli libertà, autonomia e spazi, ma poi hai la gioia nella gola quando mi corri incontro e mi stringi forte la faccia tra le manine e mi mordi, mi baci e ridi ancora.
la mattina fai la zuppetta da solo con biscotti e latte. hai imparato a usare il cucchiaino, a riempirlo e portarlo alla bocca che inizi ad aprire due minuti prima, per sicurezza. a volte ti spazientisci e con l'altra mano prendi la pappetta di biscotto sul cucchiaino e te la mangi, 'ché quando hai fame non puoi stare a perdere tempo. poi ci guardi e aspetti che ti battiamo le mani e stringi le labbra in una smorfia di orgoglio che ti fa assomigliare a me. quando non hai più fame rovesci il resto di latte sul tavolo e fai finta di non sentire i rimproveri, cambiando discorso, portando la nostra attenzione su qualcosa che è sui fornelli o nel lavandino.
poi vai all'asilo e ormai mi saluti dalla tua sediolina, compunto e impegnato nell'attività in cui ti immergi non appena entri, sventolando la manina e sussurrando il tuo ta-tào.
quando ti vengo a prendere sorridi placido e mi fissi impassibile finché non ti abbraccio con tutte le mie smancerie da mamma rammollita e tu mi dai un colpetto sulla guancia con lo zigomo e poi eh!eh!, educatamente indichi il mio petto e con lo sguardo non perdi il posto sulla panchina dove in genere ci sediamo a ritrovarci.
fai la tua poppata, lunga come da neonato non avevi fatto mai. e poi si parte. a giocare a passeggiare. i pomeriggi ormai passano in fretta, è una gioia giocare con te, accompagnarti nella tua ansia di esplorare. non so come è accaduto, ma a un certo punto hai deciso che non valeva la pena puntare i piedi su tutto e che ogni tanto potevi stare e aspettare. così le nostre giornate non sono più corse sfrenate per precedere i tuoi pianti e le tue insofferenze, ma incantevoli passeggiate assieme, scoprendo quello che ci piace l'uno dell'altra e del mondo che percorriamo, scoprendo nuovi limiti e nuove abilità, nuove strade e nuovi panorami.
ancora, il pomeriggio, facciamo spesso merenda col gelato e tu ne mangi un po' da solo col cucchiaino e poi vuoi il cono e anche se ti sporchi un sacco è bellissimo lasciarti fare.
hai scoperto le macchinine, giochi con quelle che erano del tuo papà e ti piace un sacco portarle di qua e di là. ti piace fare travasi e trasporti, ti piace partecipare a ogni attività domestica. ti piace soprattutto preparare la cena e vuoi osservare ogni mia mossa e mi incalzi se non ti spiego ogni passaggio. basta parlarti e accompagnarti, prenderti per mano e mostrarti le cose. tu sei felice e socchiudi le labbra, le guance diventano due meluzze e assomigli tanto al tuo papà. in quei momenti mi si ferma il respiro e anche il tempo e ti guardo mentre l'amore entra nelle mie ossa e capisco un sacco di cose che vorrei dirti, ma poi mi sfuggono tutte e tutto riparte veloce e ti vengo a baciare, ma tu mi scansi che hai da fare.
una cosa che mi stupisce ancora tanto è l'espressione di sorpresa e gioia, che ti leggo in viso quando sentiamo la chiave nella toppa e spalanchi gli occhi e sussurri papà, restando immobile fino a quando ti prendo in braccio e ti porto da lui. e allora inizi a indicargli cose e a tirarlo verso un gioco o una stanza. non lo guardi, ma lo attiri a te, lo trascini immediatamente nel tuo mondo e non ammetti che lui non ti segua.
a cena mangi ormai tanto, tutto a pezzettini con le tue manine o con la forchettina che chiedi di farti rabboccare e poi porti da solo alla bocca. quando non hai più fame spingi il piatto e non ammetti una sola insistenza. poi ci fai compagnia, a volte vuoi giocare con la tua cucinetta e chiedi di scendere dal seggiolone, per poi farci assaggiare le tue preparazioni. dopo cena papà ti porta a fare il bagnetto e vi sento ridere e giocare come non immaginavo. papà ti ha insegnato a trovare tutte le parti del corpo e tu inizi a riconoscerle tutte, dal pancino, alle orecchie, al pisellino. sei uno spasso quando non riesci a trovare subito il naso e vai con le ditine a tentoni finché non lo acchiappi per bene. spesso il bagno ti stanca talmente che non facciamo in tempo a metterti il pigiamino che inizi a salutare tutti per essere portato a nanna. chiedi nenna. e allora ci accuccioliamo nel lettone e fai la tua poppata della buonanotte. in genere crolli come un animaletto, attaccato a me, con quelle pennellate di ciglia scure che ti serrano il viso e lo ricompongono per il sonno, i pugnetti chiusi e premuti contro me e le ginocchia rannicchiate. poi il sonno arriva più profondo e lasci la presa, ti giri dall'altra parte e continuando a simulare il ciucciare ti adagi a pancia sotto. in quei momenti ancora mi commuovo, e non so contenere le lacrime a volte, perché sei così puro, vero, indifeso e coraggioso. ti affidi a me eppure ti appartieni. e io non posso far altro che sollevarmi, lontana dal tuo respiro che profumerà la stanza e guardarti da dove non disturberò il tuo viaggio. pronta con un abbraccio se non trovi più la strada.
non pensavo di poterti amare ogni giorno di più. e sembra una frase banale, ma racconta i miei giorni e i miei spazi interiori. con la felicità immensa e l'immensa curiosità di vederti crescere e aspettare il domani, e lo struggente attaccamento a ogni istante in cui sei ancora il mio bambino, piccolo piccolo.
promemoria dai sedici mesi di momo
peso: kg10,6
altezza: cm 79
dentini: n. 8
capelli: biondissimi, tagliati solo una volta
occhi: blu blu, quando piove diventano grigi
mobilità: cammina spedito, corre, sale sullo sgabello dell'ingresso, scavalca gli ostacoli, si mette in punta dei piedi e arriva anche dove non dovrebbe.
alimentazione: fa 4 poppate (minimo) una soltanto di giorno. fa 5 pasti e i cibi preferiti al momento sono banana, pizza, gelato, carne, pesce, minestrone, pomodori, cetrioli, pane con l'olio, prosciutto cotto, uva, more e formaggio. (anche la porchetta lo fa impazzire, veramente). mangia per lo più da solo con mani o posate e si sporca sempre meno.
giochi favoriti: cucinetta (pentole, mestoli&co.), macchinine, libri cartonati, marionette. travasi, trasporti, bucato, scivolo e cavvallucci al parco giochi. bagnetto.
linguaggio: mamma, papà, nonno, nonna, no, tti (sì), ta-tào (ciao ciao), babànna (banana), pappa, cacànna (castagna), pong (appoggino), cacca (cacca e casa), atte (grazie), nenna (nenna, seno), pane, pommo (pomodoro), ibbo (libro), ejo (aereo), brum brum (moto e macchine), babàu (cane), sci-sci (scivolo), nghlo-nghlo (cavalluccio).
lunedì 25 ottobre 2010
16 mesi
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7 commenti:
che bel post! Che bello quando arriva quel momento in cui smetti di fare le cose "per" e inizi a fare le cose "con" tuo figlio
Ti abbraccio
questo post in questo giorno e' davvero speciale. e' vita e gioia, non tristezza. ... noi ci capiamo.un forte abbraccio, paola
un post davvero tenero!!! che bello. quanta dolcezza nelle tue parole! un abbraccio
Momo e Second vanno in tandem. !6 mesi il 3 novembre per lei...
Intanto auguri piccolo (grande) Momo
Che belle parole hai dedicato al tuo ometto! (omonimo del mio, se non ho colto male,e solo di qualche mese più grande).
Non vedo l'ora anche io di poter fare le cose CON il mio folletto, e non PER il mio folletto!
Ma quanto bella sei? :)
Ciao Caia, devo rendere il mio blog super-riservato..ma vorrei che continuassi a leggermi e commentarmi. Quindi per farti mandare l'invito scrivimi un'email a: alicesamuelli@ymail.com Grazie!!! Melie°
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